Il commento del direttore
Remo Vangelista
Volare a 18mila metri di altezza, a una velocità che è il doppio di quella del suono, per coprire la tratta Roma-Sydney in 7 ore e Milano-New York in 3. È questa la promessa che Boom, il nuovo aereo supersonico erede del Concorde firmato Richard Branson (nella foto), fa al mercato. E che dal 2020 potrà essere realtà.
Come riporta Il Corriere della Sera, il prototipo del superjet creato da Branson e dalla startup che ha riunito ingegneri della Nasa, di Boeing, di SaceX, Lockheed Martin e Gulfstream, vedrà la luce entro fine 2017, per poi entrare in servizio dal 2020.
La configurazione prevede tra i 42 e 50 posti, con ticket in vendita da 5mila euro andata e ritorno, con tariffe poi definite dai singoli vettori, che sembrano avere curiosità per il jet supersonico: il suo costo è inferiore a quello di un B787-800 e i potenziali acquirenti sembrano non mancare.
Il velivolo di 52 metri per 18 di apertura alare entrerà nella flotta di Branson con 10 esemplari, ma sulla lista c’è anche un altro player che ne avrebbe richiesti 15.
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