Bocca e i piani di espansione di Sina Hotels

“Noi dobbiamo crescere. Oggi siamo a 72 milioni di fatturato, ma l’obiettivo è di arrivare a 100 milioni entro i prossimi tre anni per riuscire a coprire dei costi fissi molto alti. Puntiamo ad espanderci, anche all’estero, ma a condizione che le nuove strutture siano in località similari alle nostre perché è la destinazione il fattore più importante”. Bernabò Bocca, presidente di Sina Hotels, è seduto nel salotto belvedere del treno “Arlecchino” di Fondazione Fs Italiane mentre parla con la stampa dei progetti del gruppo alberghiero da lui guidato insieme alla sorella Matilde.

L’occasione è il ‘Sina Express Hotels’, l’evento organizzato per celebrare i 150 e i 140 anni del Bernini Bristol di Roma e del Brufani di Perugia, due strutture fiore all’occhiello dell’azienda fondata nel 1958 dal conte Ernesto Bocca.

L’azienda guarda con fiducia al mercato americano che, anche per il 2024, sta confermando numeri al rialzo: “Siamo grati ai turisti nordamericani che dopo il Covid hanno ricominciato a viaggiare in massa scegliendo l’Italia. Eravamo preoccupati di quello che stava succedendo con la Russia, perché sapevamo di perdere un turismo alto-spendente che amava l’Italia. Invece abbiamo avuto la sorpresa di una crescita importantissima, che ha più che compensato la perdita del turismo russo”.

Manca la Cina

La Cina resta, invece, ancora “una grossa incognita”: “È da tanti anni - ha osservato Bocca - che si parla dell’anno dei cinesi, ma purtroppo in Italia di turisti di fascia alta ne stiamo vedendo ancora pochi”. Mercato piccolo “ma importante per termini di spesa” quello arabo che, ha precisato il presidente, “viaggia per lo più durante l’estate”, “ama lo shopping e il divertimento” e predilige “meno le città d’arte e più località come la Sardegna o Forte dei Marmi”.

Oggi il gruppo conta in Italia 11 strutture di lusso, tutte di proprietà. Ma il presidente ha confermato la volontà di proseguire nel piano di espansione valutando “non l’acquisto” ma accordi con cui “portare valore aggiunto a strutture già esistenti”: “Stiamo guardando a un paio di città nel Sud Italia e poi l’occhio è sempre puntato sull’Europa, su città come Madrid, Londra e Parigi”.

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