Agenti segreti di TTGLe notti di H24Travels

È un’agenzia “piccolina”, come la definisce il titolare, ma collocata in un’area che condivide una certa idea di vita non convenzionale.

Cinquanta metri quadrati a Roma, sulla Portuense, a un chilometro da Trastevere e circondata da alcune delle più famose e più forti agenzie di viaggi della capitale. Cinquanta metri quadrati, 4 persone (diventate al momento 3) e un’idea: cambiare radicalmente il modo di pensare ad una agenzia di viaggi. Non un negozio con orari da negozio, ma un servizio che va incontro agli abitanti di una metropoli come Roma.

Nasce così, nel 2010, H24Travels, con al timone da sei anni Pierluigi Cruciani (nella foto). La novità introdotta dall’agenzia? Facile: restare aperti, come dice il nome, 24 ore al giorno.

“Siamo partiti ufficialmente 6 anni fa- racconta Cruciani – ma un primo tentativo lo aveva già fatto, in altra zona, circa 12-13 anni fa. La risposta non era stata positiva, così avevamo rinunciato. Poi le condizioni sono cambiate, e anche le esigenze della clientela. Così ci siamo messi d’impegno e siamo partiti”.

Con tanto di inaugurazione ufficiale con le autorità il 21 gennaio 2010. “Eravamo il primo caso in Europa di un’attività che sceglieva di rimanere aperta sempre – ricorda il titolare -. C’erano tutti, con tanto di servizi televisivi. Una buon partenza”.

La scelta di restare aperti tutto il giorno e tutta la notte nasce da una constatazione basata sulle esigenze della clientela: “Abbiamo imprenditori che durante il giorno non possono certo prendersi una pausa per venire a pianificare un viaggio – dice Cruciani -. Così come liberi professionisti che fino alle 9 o alle 10 di sera non hanno tempo e modo di pensare alle vacanze. Ma la sorpresa più grande è arrivata dalle famiglie: fra compiti, scuola, attività sportive, catechismo e chi più ne ha più ne metta, fino a dopo cena non sono mai libere di pensare e scegliere. Noi ci siamo, anche a quell’ora”.

La giornata tipo di Pierluigi Cruciani e dei suoi collaboratori “inizia appena si tira su la serranda, alle 9, con la biglietteria. Poi c’è una relativa calma, e verso le 11.30 ricomincia muoversi il mercato”. La pausa pranzo? “Noi lavoriamo – risponde -. Un panino al volo, spesso anche con un cliente di fronte, che ha solo quel momento per venire a prenotare”.

Il pomeriggio è più calmo dalle 16 alle 18, poi “il traffico ricomincia, dalle 19.30 fin verso le 20.30 – racconta -. Ceniamo qui, in agenzia: una pizza, l’altra sera ci siamo fatti due fettine alla piastra. Ci siamo attrezzati negli anni. E alle 21.30 circa arrivano altri clienti”.

Il lavoro prosegue in maniera intensa fino all’1.30 o alle 2, poi c’è tempo per mettere a posto le pratiche “e verso le 3, dopo sei anni, possiamo tirare giù la serranda. Ma non sempre. In alcuni periodi lavoriamo anche dalle 3 di notte alle 5 del mattino, mentre le sere che gioca la Roma possiamo anche andare a dormire alle 23, tanto non c’è nessuno in giro”.

Il lavoro notturno è a carico di Cruciani. “Io amo lavorare di notte – dice – e non ho la brandina come i farmacisti di turno in agenzia. Per fortuna qui a fianco abbiamo una serie di locali che restano aperti fino a tardi, anche loro, e ci si tiene compagnia”.

Certo, una scelta di sacrificio, ma una scelta che Cruciani riconferma anche dopo 6 anni. “Non basta allungare gli orari di apertura per avere successo - dice -. Noi facciamo anche un ampio lavoro di pubbliche relazioni, eventi in giro per Roma o da noi in agenzia per catturare tutti i target. In particolare, stiamo lavorando sui giovani, dai 18 ai 20 anni. Sono i clienti del presente, ma soprattutto del futuro”.

Un futuro che per Cruciani è abbastanza chiaro: “Ho 50 anni: il mio obiettivo è lasciare qualcosa alla storia di questo mestiere. Per questo puntiamo, io e i miei soci, a vendere il marchio e a creare una linea di agenzie come la nostra. Ma vedremo. Ci vuole voglia e fantasia, ma le cose da fare per non chiudere un’agenzia di viaggi, anche in un periodo difficile, ci sono”.

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