Il commento del direttore
Remo Vangelista
Fra l’Africa e Milano c’è una bella differenza.
Ma l’Africa la si porta sempre con sé, la si ama e, alla fine, la si fa diventare il lavoro della vita.
Questa è la storia di Lisa Cerutti e della sua Travelosophy, aperta a Milano 8 anni fa.
“Ho vissuto 4 anni in Africa, lavorando nei parchi naturali in Zambia – racconta -. Conosco l’Africa: per questo la vendo”.
Sta tutto lì, secondo Lisa, il valore aggiunto di un’agenzia di viaggi: “Dobbiamo saperne più di internet se vogliamo poter dire la nostra”.
Ed evidentemente Lisa è riuscita nel suo intento. Questa intervista, infatti, ha un piccolo retroscena: è stato direttamente un cliente della sua agenzia a consigliarci di sentirla, riempiendola di complimenti. “Beh, fa piacere” sorride imbarazzata.
Gli inizi
La storia di Lisa comincia con l’Africa e il lavoro nei parchi naturali, per poi passare attraverso al collaborazione con alcuni tour operator, accompagnando viaggi sempre in Africa. Poi, 8 anni fa, il grande salto: l’apertura della sua agenzia. “Era un’agenzia tradizionale, su strada e con vetrina. L’ho tenuta per 7 anni. Poi, da un anno, ho deciso: ufficio in un interno cortile, aperto al pubblico. Però lavoro soprattutto online”.
E non è pentita della sua decisione. “Mi si è aperto un mondo – dice -. Vendere su strada, alle volte, è più difficile che lavorare online. Senza contare che ho fatto un salto di qualità: magari faccio qualche pratica in meno, ma sono tutte di peso e con un maggior valore. E danno anche maggiore soddisfazione”.
La decisione arriva al termine di un percorso che ha portato Lisa a far evolvere la sua attività. “Vendo ancora al dettaglio, ma soprattutto a qualche cliente abituale che mi chiede una prenotazione al volo, magari per le vacanze al mare – spiega -. Ma ormai mi sto dedicando pressoché del tutto al mio prodotto”.
L’evoluzione
Travelosophy, infatti, si è evoluta, e ormai lavora principalmente come tour operator. Il prodotto? Inutile chiedere: l’Africa. “Ho sempre venduto viaggi nel continente africano organizzati da me, anche quando vendevo al dettaglio. Diciamo che adesso ho evoluto la proposta, ho potuto lavorarla meglio e infatti la vendo anche attraverso diverse agenzie”. L’Africa di Travelosophy è quella dei safari. “Programmo Malawi, Zambia, Mozambico, Uganda, Rwanda, Burundi e Tanzania con viaggi tutti costruiti su misura. Quello che mettiamo sul sito è un’idea, una proposta: in realtà cerchiamo di realizzare viaggi che abbiano un qualcosa in più, sfruttando la nostra conoscenza della destinazione. Ad esempio, colleghiamo il safari al periodo delle migrazioni, permettendo a chi effettua il viaggio di vedere l’Africa al suo massimo”.
Un prodotto speciale
Ma Travelosophy ha anche pensato ad un prodotto Africa ‘speciale’. “Ci siamo specializzati nei safari per diversamente abili. Se ci pensiamo – spiega Lisa – l’Africa non ha barriere e il prodotto safari si fa seduti, non richiede particolari abilità fisiche. Così ci siamo attrezzati e su alcune destinazioni (putroppo non tutte) offriamo auto accessibili e tende perfettamente accessibili”. Il prodotto Diversamente Africa al momento è disponibile su Sudafrica, Namibia e Botswana.
Ma siccome Lisa è un’agente di viaggi, conosce perfettamente quello che è un mantra delle agenzie: farsi un piano B. “Bisogna differenziare il prodotto, perché non si sa mai. Se ci sono situazioni problematiche, come è successo in Africa con l’Ebola, rischia di bloccarsi tutto”.
Il piano B
Così, Travelosophy affianca all’Africa il Nord. “Può sembrare un accostamento inusuale –dice Lisa – ma in realtà, chi ama gli spazi e la natura trova lo stesso ‘mood’ sia nell’Africa che nel Nord”. La programmazione si concentra sulle Svalbaard, sul Canada e sui safari in motoslitta, ma dal prossimo anno si prevede un ampliamento anche su Alaska e Groenlandia.
“Tutto quello che vendo, io l’ho visto e provato – dice Lisa -. Ho lavorato molto per conoscere a fondo le destinazioni che programmo (in realtà, la formula che ha usato per esprimere questo concetto è stata un po’ più colorita, credo possiate immaginarla; ndr), ma credo che sia l’unico modo per essere convincenti e vincenti”.