Quando il last minuteviaggia in business I trend del sottodata

Last minute, questo sconosciuto. Sembra che la corsa alla prenotazione dell’ultimo minuto, dopo aver influenzato le stagioni commerciali di tour operator e agenzie per anni, abbia perso un po’ di smalto. Quantomeno per quel che riguarda i viaggi leisure.

Tre prenotazioni su quattro di quelle effettuate in last minute a livello mondiale, infatti, riguardano viaggi d’affari. Lo rivela una ricerca effettuata da Sojern e ripresa dal portale americano Skift, che mette in luce alcune delle tendenze del booking sottodata. Evidenziando alcune differenze a seconda del mercato analizzato.

Se i viaggiatori Usa, infatti, cercano per la più parte (71 per cento) viaggi per un solo passeggero, portando poi a termine la prenotazione nel 68 per cento dei casi, il 67 per cento degli europei ha la medesima intenzione, concludendo poi il booking per 3 pax nel 56 per cento dei casi.

Diversi sono anche i tempi del soggiorno: se gli americani prenotano per il 39 per cento viaggi della durata tra i 4 e i 7 giorni, gli europei accorciano i loro viaggi, scegliendo nel 73 per cento dei casi viaggi di massimo 3 giorni.

Ovviamente cambia anche la mappa delle destinazioni ricercate: se in Nord America spiccano infatti New York, Chicago, Los Angeles, San Francisco e Las Vegas, per i viaggiatori del Vecchio Continente le ricerche di viaggi in last minute si focalizzano sulle grandi capitali (Londra, Parigi, Madrid e Barcellona) e sulle mete balneari, come Palma di Mallorca.

E le percentuali di booking all’ultimo minuto per gli Usa riguardano nel 56 per cento dei casi viaggi di lavoro, percentuale che lievita al 73 per cento per i turisti europei.

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