Fiavet-Fto: "Su Fondo di Garanzia decisioni sul filo di lana, proroga insufficiente"

Esprimono “insoddisfazione” Fiavet e Fto per la decisione del Governo di prorogare di 6 mesi la chiusura del Fondo di Garanzia. Troppo pochi secondo le federazioni, che già tempo fa avevano avanzato una “richiesta formale di procrastinare alla fine del 2017 la chiusura del Fondo, in coerenza con la scadenza per il recepimento da parte del Governo italiano della nuova direttiva europea”.

Una decisione che le federazioni giudicano affrettata e sul "filo di lana". “Le aziende italiane del settore – precisano in una nota congiunta - manifestano fermamente la volontà di adempiere agli obblighi europei in merito alle garanzie per il cliente viaggiatore, ma non ritengono che 6 mesi siano sufficienti allo Stato italiano per adeguarsi per tempo alle nuove norme in materia di garanzia per i consumatori di pacchetti di viaggio e alle imprese per costruire un più funzionale strumento privatistico di concerto, da un lato, tra fornitori di pacchetti di viaggio e fornitori di prestazioni assicurative specifiche e, dall’altro, con il Mibact. La richiesta di slittamento dei due anni coincide infatti con i tempi di attuazione della direttiva”.

Il timore è quello di venire meno all’obiettivo che ha visto le associazioni di categoria impegnarisi nei mesi scorsi per “concordare un piano di lavoro che consenta al mercato di attrezzarsi per sostituire il Fondo governativo con altre forme di garanzia per il cliente finale garantendo il massimo impegno per realizzare uno strumento pratico, sicuro ed affidabile”.

“Le nostre intenzioni – concludono nella nota - sono chiare. Fornire al nostro cliente finale le migliori garanzie per acquistare con tranquillità pacchetti di viaggio; garantire al comparto turistico italiano pari condizioni di costo rispetto alla concorrenza europea; garantire la corretta efficienza operativa ed efficacia d’intervento come richiesto dalle nuove norme europee”.

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