Google Destinations scalda gli animi: agenti contro Vanity Fair

Ha scatenato una vera levata di scudi l’articolo pubblicato online (e sul profilo Facebook) di Vanity Fair relativo al lancio di Google Destinations.

Tutto ha inizio quando, sulla pagina FB della testata, compare un post che afferma “Vi ricordate quando si andava in agenzia di viaggi? Beh, le cose sono leggermente cambiate”. Sotto, il link all’articolo ‘Ora Google ti organizza le vacanze’, pubblicato sul sito web di Vanity Fair.

La presentazione del testo, però, non sembra essere piaciuta alle agenzie di viaggi. Che hanno iniziato a inviare commenti al post su Facebook rivendicano il ruolo dei dettaglianti nel mondo del turismo. La maggior parte degli interventi nella discussione (circa un centinaio, attualmente) sono infatti stati scritti proprio da adv. E il tono, per lo più, è simile: “Lunga vita alle agenzie di viaggio! Zero truffe, professionalità e risparmio assicurato” scrive Sara Falconi che, sulla sua pagina Facebook ‘Confessioni di un agente di viaggio’ ha anche realizzato una copertina ‘alternativa’ del settimanale, a difesa della categoria.

“Agenzia di viaggi, forever!” si aggiunge Rita Brescia. “Sono un agente di viaggio. Io ci metto la faccia. Se un cliente ha qualche disguido durante la vacanza, io ci sono”, si unisce al coro Natascia Botteselle. “Fortunatamente c’è ancora parecchia gente intelligente che ama andare da un professionista” scrive invece Fabio Fax Tarantini. E l’elenco potrebbe continuare, sempre sullo stesso tenore.

Tante, dunque, le voci che si sono sollevate a difesa della categoria, grazie anche al tam tam dei diversi gruppi di Facebook riservati agli agenti di viaggi.

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