L'appello degli agenti: "Serve formazione per le strutture del Mare Italia"

“I clienti pretendono da noi la conoscenza assoluta di ogni struttura e di ogni centimetro di mare del nostro Paese. Peccato che, come agenti, partecipiamo a viaggi e corsi di formazione sulle destinazioni di tutto il mondo, tranne che sull’Italia”.

Alessandro Cirillo, titolare del punto vendita Viaggiatori del Mondo a Milano, mette in luce un ‘buco nero’ nelle conoscenze dei dettaglianti sul mercato domestico. “In Italia non abbiamo nessuno che ci spieghi i punti di forza di una regione o di un’area - continua l’agente -. C’è una totale mancanza di formazione da parte degli enti turistici locali e nazionali: nessuno ha mai organizzato corsi, né educational. La conoscenza del prodotto è tutta legata a quello che possiamo aver visto o sperimentato durante le nostre vacanze”.

Una situazione che viene vissuta con una punta di ironia: “Partecipiamo a fam trip a Mauritius o in Brasile e impariamo a conoscere le loro strutture, e magari non siamo così preparati per quelle che si trovano a poche centinaia di chilometri da casa nostra”.

"La soluzione? Arrangiarsi"
Il veronese Nicola Ridolfi, titolare della Particolar Viaggi, ricorda che parecchi anni fa qualcosa veniva organizzato, poi più niente. “In questo momento ognuno deve arrangiarsi - allarga le braccia -. Bisogna investire sull’autoformazione e girare alla scoperta delle varie strutture per conto proprio. Nessuno, infatti, fa davvero qualcosa per le adv, né lo Stato né le associazioni di categoria”.

Annuisce Milena Biello, responsabile del booking della Linea Viaggi a Roma: “Non riceviamo alcuna formazione sul mercato domestico, eppure per noi potrebbe essere un punto di forza nella vendita del Mare Italia. Ogni tanto qualche struttura ci contatta e ci propone di andare a visitarla: sono però iniziative individuali e non frutto di politiche regionali o nazionali”.

Il rischio overbooking
Se la formazione risulta un problema pressante, l'altro tema caldo sull'estate è quello dei rischio overbooking. “A breve ci troveremo a fare i conti con problemi di disponibilità - dice convinta Caterina Monni, addetta alle vendite della Giara Viaggi a Mestre -. Ho già sperimentato un primo antipasto nei giorni scorsi: un cliente voleva soggiornare in una struttura in Sicilia, ma non ho trovato posto. A luglio e agosto non credo che vedremo arrivare tante offerte o last minute”. E aggiunge: “In ogni caso, qui la gente non si accontenta più di comprare all’ultimo minuto e di adattarsi a quello che capita, pur di spendere poco: desidera un prodotto su misura”.

Oltre che su alberghi, appartamenti e villaggi, quest’anno non sembrano esserci sconti nemmeno sui collegamenti. “In passato si trovavano delle soluzioni in cui il volo era gratuito - spiega il milanese Alessandro Cirillo, titolare della Viaggiatori del Mondo -. Quest’anno non è prevista alcuna scontistica sul viaggio. Sulle strutture, invece, prevedo qualche offerta su giugno o settembre, ma in alta stagione no”. Dello stesso avviso Tommaso Cremona, addetto alle vendite della Bottego Viaggi a Parma, e il napoletano Antonio Adabbo, direttore tecnico della Aladino Viaggi.

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