Il redditometro non fa più paura: addio ai timori per i viaggi

Era diventato, a un certo punto, una sorta di spauracchio dei viaggiatori. Perché le spese per vacanze e simili, come è facile pensare, sembravano dover essere tra le prime a finire nella lente del Redditometro. E non erano mancati i timori da parte della distribuzione sulle eventuali ricadute dovute alla ‘paura’ dei clienti di finire nella lente del Fisco a causa dei viaggi.

Ora, però, la situazione sembra essere mutata, almeno stando a quanto riporta ilsole24ore.com: secondo  il portale del quotidiano finanziario, infatti, di fatto il Redditometro non esisterebbe più. O, per lo meno, non avrebbe più quel ruolo di primo piano che era stato attribuito in un primo momento. Secondo la relazione della Corte dei conti sul rendiconto generale dello stato, lo strumento avrebbe assunto “un carattere sempre più marginale nella complessiva strategia di contrasto dell’evasione fiscale”.

In altre parole, il gettito fiscale derivato dai controlli non è stato quello atteso. Si parlava infatti di 741,2 milioni di euro nel 2011, di 708,8 milioni nel 2012 e di 814,7 milioni nel 2013. Ma i risultati sembrano essere stati molto sotto le stime.

A questo si aggiunge un cambio di strategia sul fronte della lotta all’evasione, con un maggiore uso di controlli automatizzati.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana