Protagonisti per un giorno Volo charter, quanto mi costi

L’amore-odio per i charter, quando si è agenti di viaggi della Sardegna, assume contorni particolari. Perché i cambi repentini degli operativi non significano solo mezze giornate di vacanza andate in fumo, ma una vera e propria riorganizzazione. A raccontarlo è Mariano Pinna, da 42 anni sulla piazza e ora titolare di New Feeling Viaggi a Cagliari.

I cambi di orari charter sono all’ordine del giorno?
Non più degli altri anni. Diciamo che siamo nella norma.

Ma per voi questo cosa comporta?
In generale, operare con i charter per noi è difficile.

...perché spesso partono da Milano o Roma...
...e al mattino presto. Quindi per noi l’albergo è una voce fissa nella ‘lista della spesa’.

Poi ci sono le modifiche dell’ultimo minuto.
Per noi il caso peggiore è quello in cui cambiano l’orario del viaggio di ritorno.

Il problema sono le coincidenze da rivedere, immagino.
Esattamente. Ma cerchiamo di gestire tutto questo facendo ricorso a tariffe flessibili.

Il fatto che il pacchetto charter comprenda, spesso, anche un soggiorno aggiuntivo in hotel può scoraggiare i clienti?
Bisogna essere attenti, far capire ai clienti tutti i costi aggiuntivi. Insomma, chi acquista deve essere preparato in base alle richieste.

Ma preferite i voli a domanda o quelli di linea?
Da un certo punto di vista, avendo le date prefissate, è ancora preferibile il charter.

Lavorate anche con pacchetti creati da voi?
Certamente. Abbiamo gruppi ad hoc.

Cosa chiederebbe in più ai fornitori (tour operator, vettori, eccetera) che oggi non ha?
Da operatore sardo, chiederei trasporti che ci permettessero di lavorare meglio e di più. Mi riferisco sia ai traghetti che ai voli di continuità.

Tariffe troppo alte?
Con prezzi minori verrebbe molta più gente in Sardegna.

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