Generazione upgradeLa sorpresa dei Millennials

Adorano comprare servizi aggiuntivi e, se c’è la possibilità di averli gratuitamente, magari attraverso un loyalty program, diventano fedeli come nel più riuscito dei matrimoni.

Sui Millennials, questa nuova generazione di viaggiatori che si è affacciata da poco sul mercato del turismo, tanto si è detto e ancora di più si è scritto, nella speranza di riuscire a prevedere i loro comportamenti per trasformarli da ipotetici a veri clienti.
Ma, alla prova dei fatti, sembra che, accanto ad alcune definizioni standardizzate (e per altro veritiere) della generazione nuova, si rivelino tendenze inaspettate.

A raccontarlo è Internet Marketing company, che ha analizzato questi 79 milioni di attuali e futuri clienti di viaggi.

Se i loro comportamenti nella scelta di un viaggio sono, come ci si può aspettare, fortemente influenzati dalla tecnologia, alcune decisioni finali sfuggono alla logica di una generazione che ci si aspetterebbe legata al tema della sharing economy e del low cost.
I dati raccontano che l’87 per cento dei Millennials usa Facebook per ispirarsi sul prossimo viaggio da intraprendere, e l’85 per cento prima di scegliere naviga su più siti per assicurarsi l’offerta migliore.
Dopo di che, acquistata una sorta di ‘pacchetto base’, lo arricchiscono appena possono.

Il trasporto e l'hotel
E quindi: il 60 per cento paga per utilizzare servizi aggiuntivi sugli aerei, come il wi-fi o la scelta del posto, e il 75 per cento paga per ottenere servizi premium, dall’upgrade al trasfer privato in aeroporto.

Per quanto riguarda la ricettività, l’house sharing sarà anche una affascinante possibilità, ma certo non è la scelta più gettonata: secondo lo studio di Internet Marketing company, infatti, il 58 per cento dei Millennials preferisce gli hotel full service, e solo l’11 per cento va a cercare l’ospitalità sullo stile Airbnb.

Non solo. La generazione upgrade si conferma tale anche in hotel: adorano i loyalty program, soprattutto se i punti raccolti possono essere utilizzati, appunto, per garantirsi servizi esclusivi o camere più comode e di categoria più alta.
La fedeltà ad un brand alberghiero è altissima: il 75 per cento dei Millennials cerca di dormire sempre nello stesso marchio di hotel.

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