Dalla A alla ZI nomi e i fatti nel 2016 del turismo

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- 19/12/2016 16:48

Dalla A alla ZI nomi e i fatti nel 2016 del turismo

Siamo alla seconda parte di un anno di turismo dalla A alla Z. Dopo le prime lettere dell'alfabeto abbinate a persone e fatti che hanno segnato il 2016, oggi riprendiamo dalla N di Network per arrivare fino alla Z di Zero.

Network – I protagonisti dell’anno con tanta voglia di prendersi clienti e prodotto mettendo all’angolo qualche tour operator poco flessibile. I gruppi si riducono con fusioni e acquisizioni a ritmo serrato. Franco Gattinoni piazza alcuni colpi di mercato e non esita ad aprire il portafoglio per chiudere in fretta, Uvet rimette mano all’organizzazione mentre Welcome attende di conoscere l’a.d. da mesi, dopo l’uscita di Vairo.

Ouseley Frances – la signora easyJet in Italia chiude un altro anno con grandi annunci, apertura di nuove rotte e forte visibilità del marchio. Peccato che sul fronte della comunicazione non riesca a conquistare la stampa. Pochi sorrisi, disponibilità al lumicino e domande ancora sospese. Per ora i numeri le danno ragione, ma una maggiore disponibilità potrebbe aiutarla in certi frangenti.

Patanè Luca – Non si ferma mai. Compra aziende e riorganizza Uvet. Entra nei salotti che contano e si prende spazi da politicante. Con qualcuno del mondo trade non sembra filare d’accordo ma le sue idee a volte danno fastidio. Lui tira dritto anche quando servirebbe più diplomazia. Prendere o lasciare.

Quality Group – Il gruppo che il mercato ammira per competenza e risultati. Lo guida Michele Serra che a volte si nasconde dietro qualche sorriso o battuta e poi dice “noi torinesi siamo così”. Gira il mondo per trovare e provare nuove mete e alberghi. Si appassiona ancora a fare preventivi. Sembra un uomo del passato ma probabilmente è il futuro.

Ryanair – Come si fa a non citare questa compagnia che non smette di stupire. Ormai stufi di lavorare solo sui biglietti stracciati, in casa Ryanair si sono messi in testa di allargare il giro d’affari e così il suo a.d. Michael O’Leary ha detto che la compagnia non ha ancora fatto vedere tutto il potenziale. Intanto preparano i pacchetti e strizzano l’occhio a tour operator e agenzie di viaggi.

Startup - La parola più gettonata, quella che riempie la bocca. Poi se andate a vedere a fine corsa le cose sono diverse. Partono in mille ma al termine della gara arrivano in pochi e acciaccati. In mezzo però emergono talenti veri e aziende di successo. Bisogna solo setacciare bene, informarsi e scegliere.

Turchia – Altra meta falcidiata dalle cancellazioni nel 2016. Tanti problemi politici e situazioni ambientali difficili hanno messo il tappo alla tanto sbandierata crescita turistica ed economica. Su entrambi i fronti la frenata è stata brusca e nel 2017 si conta di riprendere il cammino, ma non sarà semplice.

Unicredit - Il gruppo alberghiero che ha mostrato più attenzione al mondo del turismo. Formazione e investimenti per cercare nuovi clienti e dare fiducia al settore. In mezzo qualche finanziamento ad aziende di richiamo come Travel Appeal e la riapertura di vecchi canali con il mondo del tour operating.

Vairo Gian Paolo – L’uomo dell’estate, dopo la sua uscita da Welcome, non priva di tensioni. Nel giro di qualche mese ha messo in piedi una nuova azienda che fornirà venditori a tutte quelle società che stanno riducendo la forza all’esterno. Sembra rinato, sorride e pare sia anche un buon commerciale.

Zero – Le commissioni che tante compagnie vogliono dare alla distribuzione. Poi quando partono le nuove rotte o le cose vanno male si ricordano delle adv e allora giurano amore eterno. Persino la regina dello zero Ryanair ha smesso di parlare male degli adv. Zero in condotta anche per Alitalia che continua a perdere denaro malgrado cavalieri bianchi, soci esteri e capitani coraggiosi. Annate da dimenticare, mentre il futuro appare nebbioso.

Tutti i fatti, i personaggi e i volti del 2016 de turismo in 'Un anno di TTG', sfogliabile anche online nella Digital Edition del giornale.