Gli imprenditori frenano sull'Italia, aumenta la paura di fallire

Italiani popolo di imprenditori? Non più, o per lo meno non più come un tempo. La capacità di fare impresa che ha reso l’Italia una delle maggiori economie del mondo sembra essere oggi fiaccata dalla paura del fallimento e dalla percezione che il sistema-paese sia più un ostacolo che un incentivo alle nuove imprese. Così gli italiani, che pure aspirano ad aprire un’impresa propria, non lo fanno perché ritengono il rischio troppo elevato.

A rilevare il diffuso clima di sfiducia verso le opportunità del lavoro imprenditoriale è, come spiega Event Report, l’Entrepreneurship Outlook 2017 condotto da Randstad in 33 Paesi, fra cui anche l’Italia, su un campione di lavoratori dipendenti.

In Italia, emerge dalla ricerca, il 64% dei lavoratori dipendenti aprirebbe un’impresa ma rinuncia per paura di fallire: la percentuale è superiore alla media globale (57%), e colloca il nostro Paese al terzo posto in Europa tra quelli più timorosi, dopo Grecia e Spagna. A scoraggiare maggiormente i potenziali imprenditori italiani è la percezione del contesto: due italiani su tre ritengono infatti che il sistema-paese ostacoli lo sviluppo di nuove aziende.

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