Ministero e tasseIl turismo italiano visto dai 5 Stelle

Il ripristino del ministero del Turismo, la rimodulazione della tassa di soggiorno e della Tasi, la spinta alla nuova tecnologia digitale e il no netto al turismo di massa a favore di quello sostenibile. Sono alcuni dei punti del programma Turismo del MoVimento 5 Stelle, elaborato attraverso le preferenze espresse online da oltre 74mila utenti e presentato ieri alla Camera.

"Una volta al Governo - ha detto il vice presidente della Camera Luigi Di Maio - istituiremo un ministero che si occupi esclusivamente di turismo e abbia due obiettivi: rifondare il Paese sulla bellezza attirando investimenti e dal 10 arrivare al 15% di Pil prodotto dal settore, come la Spagna". Un ruolo fondamentale lo rivestirà poi la tecnologia digitale, in un processo di sviluppo che dovrà, secondo Di Maio, "coinvolgere le startup, le università e il mondo della tecnologia". Nell'ottica, aggiunge, "di superare l'era dei siti improbabili, che fanno venire voglia di andare in altri Paesi".

La questione tassa di soggiorno
Sul capitolo tasse l'intenzione del Movimento, ha spiegato la deputata Azzurra Cancelleri, è quella di rimodulare l'imposta e "vincolare il gettito alla promozione e alle attività legate strettamente al turismo". Per la Tasi di alberghi e imprese del comparto, la ricetta dei grillini prevede invece la possibilità di "cambiare la base imponibile ottenendola non più dai metri quadri, ma dall'effettiva produzione dei rifiuti".

Focus sul turismo sostenibile
Altro punto del programma riguarda infine il turismo sostenibile. "Noi - ha chiarito in questo caso la deputata Marta Grande - vogliamo agire in ottica sostenibile e favorire il diffondersi di attività ricettive, come alberghi diffusi e b&b, che non favoriscano il consumo di territorio". A. D. A.

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