Le novità della manovra per Airbnb, Flixbus e Az

Con 144 sì, 104 no e un solo astenuto è arrivato dal Senato il via libera definitivo alla cosiddetta manovrina, che contiene al suo interno una serie di novità che incideranno in maniera diretta, sotto vari aspetti, su tutta la filiera del turismo.

In primo luogo è arrivata la conferma della norma Airbnb, ovvero la cedolare secca al 21 per cento per gli affitti brevi, che costringerà anche i big del settore a nominare un rappresentante fiscale per agire da sostituto d’imposta. Inoltre le case private dovranno riscuotere la tassa di soggiorno come gli alberghi.

Nuova vita per voucher e studi di settore. Se questi ultimi escono di scena definitivamente, per fare posto agli indicatori sintetici di affidabilità fiscale, i voucher saranno invece sostituiti dal contratto di prestazione occasionale. Si tratta di uno strumento regolato online che si rivolge a imprese con un max di 5 dipendenti e consente una spesa massima di 5mila euro. Ogni lavoratore, invece, potrà guadagnare fino a 2.500 euro l’anno. Novità anche per le partite Iva, per le quali spunta il regime premiale.

Con la manovra arriva anche il via libera definitivo al prestito ponte da 600 milioni per Alitalia e alle modalità con le quali si procederà alla fusione tra le Ferrovie dello Stato e Anas.

Confermata infine la norma che vieta a Flixbus di appoggiarsi a società locali per il trasporto su gomma. Una decisione destinata a provocare non poche polemiche.

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