Il commento del direttore
Remo Vangelista
In una giornata importante per il turismo italiano, in cui la prima e terza carica dello Stato hanno messo al centro del loro lavoro il turismo, grazie al convegno "Il Grand Tour del XXI secolo – L’Italia e i suoi Territori" che si è tenuto a Montecitorio, il ministro Dario Franceschini elenca le sue priorità per il comparto.
Davanti al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alla presidente della Camera, Laura Boldrini, Franceschini ha svelato i suoi piani.
Ridisegnare completamente le funzioni dell'Enit è il primo punto messo in luce da Franceschini, perché "il modello è superato da vent'anni – ha detto -. L'Enit va rafforzato, portandovi dentro le Regioni e lavorando sulla digitalizzazione. Ormai l'80 per cento del turismo si muove online". Tra le altre azioni, un investimento sulla formazione dei giovani, la creazione di nuova imprenditoria, favorire le imprese turistiche ricettive e la fruibilità del territorio.
"Tutti temi che affronteremo presto in Consiglio dei Ministri" Per quanto riguarda la modifica del titolo V, Franceschini non ha dubbi: "Ha creato molti problemi al settore – dice -: tante Regioni hanno budget superiori a quello dello Stato. In attesa del nuovo titolo V, però, bisogna riorganizzare le competenze, il turismo non può più aspettare".
Perché, ha detto ancora il ministro "abbiamo bellezza, qualità e su questo dobbiamo puntare per vincere la competizione globale. L'Italia, negli anni, ha perso posizioni in questo settore ma rimaniamo i primi in termini di desiderio. Per trascuratezza politica bipartisan le politiche della cultura e del turismo sono sempre state relegate in un ruolo accessorio e il ministro ne è sempre stato una vittima".