Airbnb e le tasse:i conti in tasca alla sharing economy

Airbnb vale 440 milioni di dollari di tasse. Solo negli Stati Uniti. A fare i conti in tasca al colosso di quella che viene definita ‘sharing economy’ è il metamotore di ricerca AllTheRooms.com (che offre sia alberghi tradizionali sia case vacanza e affitti brevi). Il rapporto tra l’economia digitale e il fisco, dunque, continua a far discutere. E le polemiche non accennano a fermarsi, viste le contestazioni che arrivano da più parti al sistema della sharing economy.

Secondo quanto afferma travelmole.com, il portale ha calcolato che se Airbnb avesse accordi fiscali con tutti i 50 stati degli Usa, il gettito fiscale sarebbe pari, appunto, a 440 milioni di dollari.

Attualmente, precisa il report di AllTheRooms.com, il sito di affitti brevi ha sottoscritto patti con 26 stati, che coprono in totale  il 40 per cento della cifra totale di cui sopra. Questo significa che, dei 440 milioni di dollari, il 60 per cento non viene versato.

Per quanto riguarda le località, il calcolo vede al primo posto i contribuenti di New  York, a quali spetta il versamento di 110 milioni di dollari; un vero e proprio record, dal momento che al secondo posto si piazzano le Hawaii, ma con meno della metà: 51 milioni di dollari.

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