Hrs: i benefici dell'outsorcing nel business travel

La bassa propensione all’esternalizzazione dei servizi alberghieri non favorisce l’ottimizzazione dei processi e della gestione dei costi. È quanto emerge dalla ricerca ‘Outsorcing del processo di travel’ condotta da Hrs.

Secondo l’indagine, l’87,7 per cento dei travel manager italiani dichiara di non utilizzare l’outsorcing nella fase di pianificazione dei viaggi aziendali. In particolare, il 41,4 per cento afferma di negoziare direttamente le tariffe alberghiere con i titolari delle strutture.

Un trend, spiega l’analisi di Hrs, collegato principalmente a timori legati al costo dell’outsorcing, per il 17,1 per cento, alla perdita di controllo sul processo, per il 13,2 per cento; ma anche dalla mancanza di un chiaro ritorno sull’investimento o di tempo e personale.  

In realtà, rivela la ricerca, l'outsorcing riserva benefici sia dal punto di vista dei costi che dal punto di vista logistico e della soddisfazione dei clienti. Consente di ridurre i costi diretti, selezionare in modo più mirato gli hotel e ricevere assistenza in fase di negoziazione da una parte; e di semplificare il processo interno e accrescere la conoscenza del mercato alberghiero attraverso i dati di benchmark, dall'altra.

In particolare, aggiunge lo studio, l’outsorcing può portare a un risparmio dei costi diretti del 33 per cento e dei costi indiretti, grazie all’ottimizzazione dei processi, del 22 per cento.

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