Il commento del direttore
Remo Vangelista
Edifici sontuosi o con vista mozzafiato, scalinate in marmo, quadri d’autore e affreschi e, nelle suite, rubinetterie d’oro e tessuti preziosi. Ma più che tutto la declinazione, in tutte le sue forme, del concetto di lusso cosy, ossia la sensazione di entrare in un albergo che ha la sontuosità di un palazzo e l’intimità di una casa.
A regalare tutte queste emozioni sono gli hotel a sette stelle, che nel mondo sono pochi, anzi pochissimi: sei in tutto, di cui ben due in Italia. A contarli ci ha pensato il sito siviaggi.it: oltre al Town House di Milano, nel nostro Paese c’è anche l’Aman Canal Grande di Venezia, inaugurato nel maggio 2013 all’interno dello storico Palazzo Papadopoli, un edificio del XVI secolo. Gli altri sono il Burj al Arab di Dubai, il Centaurus Hotel di Islamabad, in Pakistan, l’Emirates Palace di Abu Dhabi e il Laucala Island alle Fiji.
Il loro target di clientela, inutile dirlo, è estremamente di nicchia, dal momento che una suite può arrivare a costare anche una cifra a cinque zeri, ma la richiesta c’è, soprattutto da parte del mercato asiatico. Sono infatti tutti in questo continente i tre nuovi hotel a sette stelle in fase di costruzione: The Flower of the East, a Kish Island, in Iran, il Pentonium a Dubai e il Morgan Plaza Beijing a Pechino.
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