Il ministro Dario Franceschini risponde alle polemiche

Il dibattito che si è aperto su VeryBello, con toni più o meno polemici, ha avuto una risposta dal diretto interessato.

Il ministro ai Beni Culturali e al Turismo Dario Franceschini ha preso carta e penna e ha risposto ad una serie di domande che poneva 'Il Fatto Quotidiano' riprendendo gli interrogativi che sono stati lanciati online negli  ultimi due giorni.

Franceschini risponde punto per punto alle domande avanzate dal Fatto. Innanzi tutto la decisione di realizzare un sito a parte per ospitare l'offerta culturale italiana nei mesi dell'Expo, senza far convergere questo materiale su Italia.it: "Abbiamo pensato di creare uno spazio dedicato esclusivamente all’offerta culturale italiana nei mesi di Expo – scrive il ministro -. L’obiettivo è quello di realizzare su scala nazionale quello che alcuni siti fanno per promuovere gli eventi delle grandi città e stimolare così i tanti visitatori che si attendono a Milano da maggio ad ottobre a viaggiare su tutto il territorio nazionale". Ma fra Italia.it e VeryBello ci sarà "stretta collaborazione".

Una collaborazione che si vedrà nella gestione: "Per la gestione – si legge - ci affideremo prevalentemente a risorse interne coinvolgendo anche l’Enit. Come dicevo, vi sarà una collaborazione con Italia.it.".
Poi i costi: secondo Franceschini ideazione e realizzazione del portale sono costati 35mila euro più Iva e la società che lo ha realizzato è stata identificata tramite una gara aperta "ai fornitori della pubblica amministrazione presenti sul mercato elettronico (Mepa), nel rispetto dei principio della massima trasparenza". Sul perché non siano stati coinvolti l'Enit o il TdLab per la realizzazione del portale, Franceschini rivendica l'autonomia decisionale del Ministero: "Il Ministero è impegnato direttamente per Expo e nulla impedisce di intraprendere autonomamente iniziative di questo tipo – scrive -. Il TdLab non è stato coinvolto anche perché non è più operativo da metà ottobre quando ha esaurito il suo compito consegnando il piano per il turismo digitale".

Infine la nota dolente della traduzione del portale in lingue diverse dall'italiano. "Come detto nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi – sostiene Franceschini - abbiamo anticipato Verybello nella versione italiana ma il sito sarà multilingue: il 7 febbraio a Milano lo presenteremo nella versione in inglese. Successivamente sarà disponibile in russo, cinese, spagnolo, portoghese, tedesco e francese. VeryBello è uno strumento per incentivare il turismo culturale: siamo ben consapevoli che il suo successo dipenderà molto dall’uso che ne faranno i turisti stranieri. Ecco perché avvieremo una campagna di promozione in Italia e all’estero".

Ma il ministro non si accontenta e aggiunge, nella sua risposta, che "tra sabato e domenica la rete si è divisa tra chi ha criticato VeryBello a testa bassa e chi invece ha espresso critiche costruttive per migliorarne il funzionamento. Terremo sicuramente conto di queste critiche per perfezionare la funzionalità della piattaforma che è stata rilasciata nella versione Beta e sarà oggetto di significativi miglioramenti già nei prossimi giorni. Anche perché i tanti accessi di sabato e domenica (superiori al milione e mezzo!) hanno già permesso ai tecnici di individuare e superare alcuni problemi di sovraccarico. Nella nottata di sabato il sito ha subito due attacchi hacker".

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