Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ha aspettato il 17° Forum di Confcommercio a Cernobbio Fabio Lazzerini per alzare il velo sul nuovo piano strategico di Enit.
Che si muoverà su 3 asset fondamentali: una nuova struttura organizzativa, il rifacimento totale del supporto digitale e un osservatorio che non solo dia i dati degli arrivi ma anche i trend dei mercati che stanno crescendo. "Stiamo mettendo responsabili di prodotto che siano anche cross regionali - spiega - e che facciano riferimento ad un direttore commerciale. Per quanto riguarda il digitale, il concetto di portale era vecchio quando è nato italia.it, oggi è decisamente obsoleto. Devono entrare in gioco social e mobile". Infine, il tema dell'osservatorio: "La parola d'ordine è avere non solo i dati sui turisti che arrivano, ma comunicare anche i Paesi che stanno crescendo, come supporto al trade e ai tour operator".
Il tema chiave su cui si muoverà l'Enit, nelle parole del consigliere, è ricalibrare il posizionamento della promozione dell'Italia. "Dal 1980 ad oggi il centro di gravità del mondo si è spostato, sono entrate in gioco nuove economie emergenti- spiega -. L'Italia, come presenza per la promozione invece, è rimasta indietro. Enit non è posizionata bene come promozione all'estero. Sarà necessario lavorare su questo aspetto".
E poi, il digitale. "Un'altra questione fondamentale è che il turismo è anche social, local e mobile. Qui entra in gioco la parte digitale: se noi non promuoviamo bene il nostro Paese, poi lo promuoverà qualcun altro al posto nostro, magari realtà non italiane, che chiederanno il 25 per cento di commissioni" dice strizzando l'occhio ai professionisti del settore che ben sanno a cosa si riferisce.
Per Lazzerini "non si tratta solo di incrementare il numero di turisti, ma di andare a cercare quelli che spendono mediamente di più. Il digitale è tutto: qualche fiera in meno, ma politiche digitali importanti". Altri aspetti sottolineati dal manager, il turismo sostenibile e le relazioni con gli stakeholders e le Regioni "che abbiamo recuperato".