Firenze, 50 anni dopo l’alluvione: il patrimonio artistico salvato dal fango

È, ad oggi, una delle punte di diamante del turismo italiano; una destinazione nota in tutto il mondo che spesso fa le veci di ambasciatrice della cultura tricolore nel mondo. Eppure, mezzo secolo fa, il suo patrimonio artistico è stato messo seriamente a rischio.

Ricorre oggi il 50esimo anniversario dell’alluvione di Firenze: il 4 novembre del 1966 l’Arno iniziò a rompere gli argini, poi la piena travolse molti dei quartieri storici, compresi luoghi come Santa Croce e Piazza del Duomo. Nel pomeriggio, il livello dell’acqua arrivò a 5 metri. Come riporta ilsole24ore.com la piena danneggiò, tra gli altri, ben 248 alberghi. Senza contare il patrimonio artistico, lo stesso che aveva reso Firenze famosa in tutto il mondo. Diverse le opere di autori come Cimabue e Botticelli.

Poi arrivarono gli ‘angeli del fango’, ovvero i volontari che aiutarono nei soccorsi; negli anni successivi, i restauri e gli interventi per riportare il patrimonio artistico allo splendore originario.

Per salvare uno dei simboli dell’Italia nel mondo.

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