Angelino Alfano:"Così il turismo ha tirato fuori l'Italia dalla crisi"

"Il turismo ha giocato un ruolo essenziale per farci uscire dalla crisi". Angelino Alfano, ministro degli Esteri, apre con queste parole la presentazione del Piano del Turismo, che si è tenuta questa mattina presso la Farnesina, alla presenza delle più importanti personalità del turismo e di oltre 50 ambasciatori. "Oggi puntiamo sull'innovazione, sulla sostenibilità e sulla digitalizzazione - riassume Alfano -, ripartendo dalle Regioni e dal desiderio di fare gioco di squadra".

Il nuovo Piano arriva in un momento di particolare interesse storico, secondo il ministro, perché, oggi, "l'Italia può contare sulla leva della sicurezza per trattenere il turismo domestico e attrarre nuovi flussi". Per agevolare gli ingressi, il Governo sta lavorando sulla politica dei visti, 2 milioni dei quali emessi negli ultimi 5 anni, che vedono l'Italia "all'avanguardia tra i paesi Schengen - sottolinea Alfano -, per qualità e velocità del servizio".

Decentralizzare i flussi
Gli impegni sono focalizzati anche su una efficace decentralizzazione dei flussi. "Puntare sui borghi - spiega Giovanni Lolli, vice presidente Regione Abruzzo e coordinatore commissione turismo della Conferenza delle Regioni e delle province autonome -, ci permetterà di essere competitivi a livello internazionale, grazie allo stile di vita italiano e all'accoglienza diffusa, che non è certo quella dei grandi alberghi".

L'imperativo è valorizzare l'Italia nascosta che "non è affatto 'minore' - interviene il consigliere dell'Enit Fabio Lazzerini -, e che ci permetterà di fare leva anche sulla destagionalizzazione".

Per promuovere la destinazione e la sua offerta diffusa, l'Enit punterà sia sui mercati emergenti, "come la Cina - spiega Lazzerini - per cui rappresentiamo la prima destinazione in Europa", sia sui mercati tradizionali. Uno degli elementi di rottura, rispetto al passato, riguarderà proprio l'utilizzo delle fonti e dei big data per sviluppare le strategie di promozione.

Oltre a politiche di promozione condivise, ci sarà spazio anche per "le politiche sui trasporti e sulla digitalizzazione - aggiunge Francesco Palumbo, direttore Mibact -, senza dimenticare l'occupazione".

L'ultimo intervento spetta a Dario Franceschini che lancia la proposta di aiutare il sovraffollamento delle città d'arte "con dei contatori non invasivi - spiega -, che permettano di bloccare gli accessi dei visitatori fino al deflusso". In chiusura, il ministro ricorda l'importanza dell'anno dell'enogastronomia 2018 e come la scelta di integrare la cultura con il turismo sia stata strategicamente vincente.

Claudiana Di Cesare

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana