Tassa soggiornoa Roma: 10 euro per una notte

Cala su Roma la minaccia di un aumento della tassa di soggiorno. Per sanare la casse disastrate di Roma Capitale, all'interno del percorso di approvazione del bilancio, si ipotizza un nuovo e imminente aumento della tassa di soggiorno.

E non si tratta di un ritocco. Secondo Federalberghi Roma, che ha lanciato l'allarme, la nuova formulazione delle tariffe dell'imposta "è improponibile", dic eil presidente Giuseppe Roscioli. A fronte, infatti, di un balzello che prevede 2 euro per gli hotel da 1 a 3 stelle e 3 euro per i 4 e 5 stelle, si passerebbe a 10 euro a notte per i 5 stelle, 8 euro per i 4 e a scalare sulle categorie minori.

Un aumento di queste proporzioni dell'imposta di soggiorno andrebbe a danneggiare la competitività internazionale della destinazione Roma e ad aprire un contenzioso internazionale con i tour operator. "Un aumento non programmato e pianificato in anticipo del contributo di soggiorno creerebbe un pesantissimo contenzioso internazionale con i tour operators – avverte Giuseppe Roscioli (nella foto), presidente di Federalberghi Roma -, con i quali gli alberghi sottoscrivono i contratti in media almeno un anno prima rispetto all’effettivo soggiorno del turista, con danni economici e d’immagine devastanti per la Capitale e la sua economia d’indotto".

Anche in diversa prospettiva, ossia senza l'apertura di contenziosi, un cambiamento in corsa delle tariffe dovute ad un aumento del balzello a metà anno non fa certo bene all'immagine del Paese.

"In secondo luogo – aggiunge Roscioli -, un aumento del contributo comprimerebbe ulteriormente la capacità reddituale delle aziende del comparto turistico-ricettivo." Che avverte: "Le aziende del ricettivo hanno, infatti, garantito una sostanziale tenuta dei livelli occupazionali che non potrà più essere assicurata in presenza di un eventuale inopinato aumento del contributo".

Federalberghi ha avviato una serie di incontri con il comune, "ma prevediamo di uscire pubblicamente sui quotidiani e anche di realizzare un dibattito pubblico - dice ancora Roscioli -. Ma non escludiamo azioni di piazza". Anche perché, secondo il presidente di Federalberghi, "ci sono pochi margini di manovra e questa volta credo che la tassa verrà aumentata. Cercheremo di agire almeno sull'importo".

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