Quando Dubai entrò nella storia: sette anni fa l'apertura del grattacielo più alto del mondo

Un investimento da un miliardo e mezzo di dollari, cinque anni e mezzo di lavori per completarlo e soprattutto il record, tuttora imbattuto: 829,8 metri di altezza.

Era il 4 gennaio del 2010 quando Dubai entrava nuovamente nella storia con l’inaugurazione ufficiale del grattacielo più alto del mondo, il Burj Khalifa, il cui nome venne cambiato in questo modo all’ultimo momento per ‘dedicarlo’ al presidente degli Emirati Arabi Uniti, o sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahayan.

L’impressionante edificio, attorno al quale è stato poi realizzato un complesso di strutture per le quali sono stati investiti altri 18 miliardi di dollari, divenne sin da subito un emblema della rapida espansione che Dubai stava attraversando (e che continua tutt’ora), che in pochi anni aveva trasformato il piccolo emirato in un centro di attrazione mondiale, anche e soprattutto a livello turistico.

Un pezzo d'Italia
Il Burj Khalifa è composto da 160 piani fino a 636 metri di altezza: qui è posizionata la terrazza dalla quale parte a struttura e l’antenna/guglia che raggiunge poi l’altezza da primato. A, suo interno, poi, anche un pezzo di Italia: qui si trova infatti un Armani Hotel, che venne inaugurato pochi mesi dopo l’apertura ufficiale del grattacielo.

Tra le curiosità, il Burj Khalifa detiene anche il record degli ascensori più veloci al mondo, capaci di viaggiare a 64 km/h. Attualmente il suo record non appare in pericolo, anche se all’orizzonte c’è la minaccia di Jeddah, in Arabia Saudita, dove è in progetto la realizzazione di un grattacielo da un chilometro.

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