Gli eventi motore della crescita del turismo nelle città europee

Le grandi città continuano a essere il principale motore del turismo europeo e registrano solidi risultati di crescita dell’incoming, nonostante le questioni legate alla sicurezza abbiano in parte rallentato i flussi dei visitatori provenienti dai mercati internazionali più sensibili al tema, come Cina e Giappone.

Nel 2016, risponde Event Report, i pernottamenti nelle città europee sono aumentati del 3,6%, ma per la prima volta i visitatori nazionali, +6%, sono cresciuti più di quelli internazionali, attestatisi solo a +2,3%. E a incidere sulla buona performance complessiva sono sia gli “short break” turistici sia gli eventi e congressi che vi si svolgono.

I dati sono quelli preliminari, e riferiti a 62 delle 121 città monitorate (per un totale di 389,9 milioni di pernottamenti), raccolti dall’associazione European Cities Marketing per redigere il proprio report annuale che sarà presentato il prossimo giugno.

Secondo il monitoraggio, le 10 città che nel 2016 hanno registrato il maggior numero di pernottamenti sono le stesse del 2015, eccezion fatta per Amsterdam che entra nella top ten scalzando Stoccolma dall’ultimo posto. Londra, con 56,8 milioni di pernottamenti, mantiene saldamente il primo posto e Parigi, con 43,4 milioni, il secondo. Il risultato della capitale francese è particolarmente significativo: nonostante le flessioni del 9,5% dei pernottamenti complessivi e del 12,9% di quelli dei visitatori internazionali, dovute all’eco mondiale degli attentati di cui era stata teatro, Parigi è sempre la seconda destinazione più richiesta d'Europa.

Invariati anche il terzo e il quarto posto, occupati rispettivamente da Berlino con 31,1 milioni di pernottamenti (+2,7%) e da Roma con 26,9 milioni (+1,9%). Roma continua a essere l’unica città italiana in classifica e registra un aumento dei pernottamenti prodotti dai visitatori internazionali del 2,5%, pari a 19,5 milioni di notti in albergo. Dopo Roma, le città che nel 2016 hanno registrato il maggior numero di pernottamenti (nazionali e internazionali) sono Barcellona, con il più alto tasso di incremento (+8,5%), Madrid, Praga, Vienna, Monaco e Amsterdam.

Il report segnala stabilità anche per quanto riguarda i principali mercati di origine dei visitatori che pernottano nelle città europee. Stati Uniti, Germania e Regno Unito si riconfermano i più forti, tanto da rappresentare insieme il 30% dei pernottamenti. Novità invece per il mercato più performante: dopo anni di sviluppo a doppia cifra la Cina scivola dal primo al quarto posto e manifesta una crescita debole, nell’ordine del 2,2%, lasciando il posto ai cittadini del Regno Unito, primo mercato per aumento dei pernottamenti (+6,1%) seguito da Germania e Spagna.

I visitatori provenienti da Italia, Russia e Giappone continuano a essere in flessione (l’Italia ha prodotto il 4,3% in meno dei pernottamenti), tanto che, insieme, incidono solo per il 9% sul complesso notti in albergo. Il decremento maggiore è quello dei russi, che con un -12,4% hanno bruciato la bellezza di 771mila pernottamenti.

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