Curic, Croazia: "Finalmente gli italiani scoprono la nostra primavera"

“La Croazia è aperta da Pasqua in poi”. Questo il messaggio che Branko Curic, direttore dell’Ente nazionale croato per il turismo (nella foto), aveva lanciato a inizio anno per cercare di convincere gli italiani sulle potenzialità turistiche del suo Paese in tutti i periodi dell’anno.

Un messaggio che la clientela della Penisola sembra aver recepito, a giudicare dal bilancio dei primi mesi del 2017. “Da gennaio ad aprile - sottolinea con soddisfazione il direttore - gli arrivi di italiani sono aumentati del 25% rispetto allo scorso anno, mentre i pernottamenti hanno fatto registrare un ottimo 24% in più. Un successo straordinario per noi, che puntiamo da tempo sulla destagionalizzazione”.

Lo scorso anno, infatti, su un totale di 1.150.000 arrivi di italiani ben il 45% ha scelto il mese di agosto per le proprie vacanze in Croazia, ma qualcosa ora sta cambiando: “La focalizzazione sull’altissima stagione non è più così netta - spiega Curic -, grazie al buon riscontro di cluster quali la cultura, la gastronomia e il cicloturismo”.

Cultura e gastronomia gli asset su cui puntare
E sono proprio queste tre tipologie di prodotto le preferite dagli italiani per le vacanze di pre-stagione: “La meta più visitata in questo periodo - specifica il direttore - è Zagabria, mentre le regioni preferite rimangono, per la loro vicinanza all’Italia, l’Istria e il Quarnaro”.

Intanto l’ente conta sull’investimento dei vettori per conquistare nuovi bacini di utenza: “Tra i nuovi voli - cita Curic - il Milano-Zara di easyJet, che vola anche da Napoli, mentre Volotea collega Dubrovnik a Venezia e Vueling Dubrovnik, Zara e Spalato a Roma. Il 2 maggio è poi partito il Milano-Zagabria del nostro vettore, la Croatia Airlines”.

Stefania Galvan

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