Slovenia alla conquista dei target wellness e mice

Wellness e mice. Sono questi i due assi nella manica con cui Aljosa Ota, neodirettore dell’Ente Sloveno per il Turismo, ha voluto presentarsi al trade. “Quello del benessere - spiega - è un settore già ampiamente di successo. La Slovenia è uno dei Paesi più ricchi d’acqua in Europa; il prodotto di punta della sua offerta resta, quindi, senza dubbio, il wellness, con le 20 stazioni termali sparse per tutto il territorio”.

Un segmento che, invece, ha ampi margini di crescita è il Mice: “Le strutture - sottolinea il direttore - si stanno sempre più specializzando e rinnovando, anche nell’offerta di una vasta gamma di attività collaterali”.

Il wellness vale il 30 per cento dell’intera economia turistica e nel 2016 ha registrato un aumento del 4,2 per cento sul 2015. Seguono le vacanze nella natura e sulle montagne (25 per cento), con un incremento dell’11,3 per cento rispetto all’anno precedente.

Intanto a livello globale gli arrivi di italiani nel Paese sono in costante crescita. I dati dello scorso anno e quelli dei primi mesi del 2017 attestano l’Italia come il principale source market per la destinazione (17,4 per cento sul totale degli arrivi dall’estero). Gli arrivi del 2016 sono stati 509.208, con un aumento del 7,4 per cento sul 2015, mentre i pernottamenti sono saliti a quota 1.110.062 (più 7,9). “Gli arrivi del primo bimestre 2017 segnano un più 0,8 per cento a 67.877 - aggiunge il direttore -. I pernottamenti totali dall’Italia sono in linea con quelli dell’anno scorso e raggiungono i 155.503”.

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