Il commento del direttore
Remo Vangelista
Saranno oltre 6.300 da 75 Paesi i delegati che oggi si raduneranno a Washington per la prima giornata dell’International Pow Wow, il principale appuntamento dedicato al turismo negli Stati Uniti che mette a confronto domanda e offerta di un Paese che mantiene la sua posizione di primo piano nel settore.
L’appuntamento di quest’anno, tuttavia, arriva in un momento molto delicato per il comparto negli Usa e proprio a casa del presidente Donald Trump, le cui prime decisioni da numero uno del Paese non sembrano essere state particolarmente favorevoli allo sviluppo.
Diverse le questioni aperte al momento: a partire dal tema dei visti, con il ventilato inasprimento delle misure per chi si vuole recare negli States, legato ai temi collaterali del travel ban e dell’electronic ban a bordo dei voli, che potrebbe essere esteso a tutto il mondo.
Altro tema caldo Brand Usa, l’associazione no profit che riunisce l’industria turistica americana e che negli ultimi anni si è impegnata nella crescita progressiva del settore: le proposte per il Bilancio Usa dell’amministrazione Trump mirerebbero a una sua chiusura con il taglio dei fondi.
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