La Tunisia all'Italia:"Bisogna avere il coraggio d'investire"

"Benvenuti in Tunisia!". Non è retorica, non è soltanto un auspicio, è una forte esortazione al turismo italiano di riprendere al più presto la rotta su una delle destinazioni che ha fatto un pezzo di storia del nostro tour operating. È Selma Elloumi-Rekik, ministra del Turismo e dell'Artigianato della Tunisia, a dirlo, aprendo i lavori del seminario in corso al The Residence di Gammarth.

"Puntiamo a una ripresa strutturata"
Un evento fortemente voluto anche da Dorina Bianchi, sottosegretario di Stato italiano ai Beni culturali e al Turismo, nell'ambito di un accordo bilaterale economico e istituzionale, che mira a elaborare progetti di promozione nuovi e importanti. "Puntiamo a una ripresa strutturata sulla Tunisia - sottolinea Bianchi -, che è un partner di punta sul bacino mediterraneo".

ll fattore sicurezza
Nell'incontro privato tra la ministra Elloumi e la sottosegretaria Bianchi è emerso un aumento del 19 per cento di turisti italiani rispetto allo scorso anno, "ma possiamo fare di più", ha detto Dorina Bianchi.

Fattore numero uno su cui il Paese nordafricano deve lavorare è la sicurezza, ma su questo il governo ha già attuato tutte le misure possibili. Lo conferma l'ambasciatore italiano a Tunisi, Raimondo De Cardona, garantendo che "sono stati fatti enormi passi avanti". L'appello più caldo agli operatori parte dal presidente della Fth, federazione tunisina albergatori: "Lancio un avvertimento ai t.o. italiani che rischiano di perdere il nostro mercato - afferma Khaled Fakhfekh -. Prendete coraggio e tornate in Tunisia".

Una risposta giunge da Stefania Mandurino, coordinatrice Federturismo Confindustria travel, certa della necessità di riprendere un business perduto: "Come imprenditori, faremo la nostra parte, ma è importante che venga avviata una strategia promozionale. La Tunisia - aggiunge - è una destinazione poco disintermediata, e questo è un aspetto da tenere presente".

Restano, comunque, i ritardi sulla stagione estiva 2017, ma l'impegno di tutti è di porre le basi, grazie anche a questo evento, per creare un'offerta interessante e di qualità per i mesi prossimi e per il 2018. Da parte di Fiavet la promessa non manca: "Siamo pienamente aperti - dice il presidente Jacopo De Ria - a collaborare con la Tunisia". Le speranze della ministra Elloumi-Rekik non sembrano vane. S. P.

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