Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ieri mattina alle 11.40 sono atterrata all'aeroporto El Prat di Barcellona con un volo Vueling da Roma, e mentre mi avviavo verso la zona per il ritiro bagagli mi ha chiamato mio figlio per dirmi che un volo Germanwings - che poco più di un'ora prima era decollato proprio da El Prat diretto a Dusseldorf - era caduto sulle Alpi francesi.
E guardandomi intorno mi sono resa conto dalle facce della gente che in quell'istante forse ero solo io ad aver avuto la tragica notizia. Nell'aerostazione c'era un gran via vai e molti passeggeri si fermavano per prendere un caffè, comprare un giornale o studiare i grandi pannelli illuminati con le scritte Salidas e Llegadas.
E mi è venuta voglia di condividere con qualcuno la tremenda notizia. Ma come fare? Fermare chi si avviava a prendere un volo per raggiungere amici o parenti, per un importante incontro di lavoro o che partiva in vacanza, o uno di quelli che, come me, era appena arrivato a Barcellona?
Poi mi è arrivato un messaggio da Vueling per dire che avevano ritenuto di dover posticipare l'evento - una conferenza stampa Vueling e Pepsi Cola, il motivo per il quale mi trovavo a Barcellona - “in considerazione del tragico evento che ha riguardato il mondo dell'aviazione civile questa mattina”. Un bel gesto di solidarietà che mi ha fatto sentire un po' meno sola.
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