Chi arriva prima al gate?

                



Proprio quando si pensava che la valigia avesse raggiunto la sua apoteosi con l'arrivo delle quattro rotelle - indubbiamente una delle grandi invenzioni di questo secolo - ecco tre aziende, una inglese e le altre due americane, che rompono gli schemi.

La prima, quella inglese, ha lanciato sul mercato una valigetta, quella che ormai anche noi chiamiamo trolley, che diventa un monopattino. Basta tirare giù una manovella, appoggiarsi al manico e, con un bel colpo di piede, si scivola via lungo le corsie dell'aeroporto.

Ed essendo più piccolo di un classico bagaglio da vettore low cost, non ci sono problemi per riporre questo trolley-monopattino nel vano bagagli a bordo.

E dagli USA arrivano le ultime due sofisticazioni della valigia con ruote. La prima è un trolley motorizzato, controllato tramite smartphone, che vi segue in aeroporto senza il bisogno di spingerlo o tirarlo. Proprio come un cagnolino fedele, vi sta sempre dietro grazie a tre sensori che triangolano la vostra posizione.

E poi c'è il trolley sul quale ti siedi e che, a una velocità di tredici chilometri l'ora, risparmia la fatica di fare a piedi le lunghissime corsie che nei grandi aeroporti portano alle uscite dei voli.  Unico neo, il peso. Perché il motore elettrico pesa nove chili e quindi, già prima di mettere dentro il vestiario, ha superato il peso massimo per il bagaglio a mano imposto dalla maggior parte delle compagnie aeree.

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