Sapore di sale

L'avevo dato per scontato che sull'isola di Sal il sale, prima o poi, l'avrei trovato. Ma mai mi sarei immaginato come e dove.

Su Sal, una delle dieci isole che compongono l'arcipelago di Capo Verde, la vegetazione è scarsissima. L'isola è un deserto, non un romantico deserto brunito e ondulante alla Lawrence d'Arabia, ma brullo e arido. Negli angoli più riparati cresce qualche ciuffo di verde: bassi arbusti e muschi che tenacemente sfidano i venti che soffiano inesorabilmente in tutte le stagioni e fanno di Sal un paradiso per gli appassionati di windsurf e kitesurf.

Dopo belle giornate di relax intorno alla piscina, e altre più stimolanti facendo lunghe camminate sulla splendida spiaggia bianca di Santa Maria - divertenti le passeggiate con il vento alle spalle, molto meno quelle controvento - si parte per Pedra de Lume.

Ed ecco il sale! Una distesa scintillante dentro l'antico cratere di un vulcano spento al livello del mare da millenni invaso dalle acque dell'oceano che, asciugandosi, hanno formato un'immensa salina. Un paesaggio splendido e lunare. Ma anche una day spa all'aperto.

I trattamenti prendono il via dentro una vasca di acqua melmosa per farsi spalmare di fango. Poi tutti sdraiati al sole sulla ruvida salina per asciugare il fango. Segue l'immersione in una vasca tiepida tinta di rosa dove si galleggia come tappi di sughero grazie all'alta concentrazione di manganese, silice, magnesio, ferro, zinco e argento.

E arriva il momento clou, un vigoroso massaggio con il sale che rende la pelle meravigliosamente levigata e morbida. Al tramonto un fresco vento segnala che è arrivato il momento di tornare verso Santa Maria, lasciando alle spalle la vecchia salina, che mai avrebbe sognato di diventare un giorno una beauty farm.

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