Il panico del primo gennaio

Quando scatta la mezzanotte... quando i bicchieri si incontrano in tanti allegri brindisi e ci si scambiano festanti auguri di salute, felicità e ricchezza... ebbene quello è anche il preciso momento in cui tutto si azzera.

Ogni primo gennaio, quando dopo dodici mesi di duro lavoro ci si alza dopo la baldoria del capodanno, i contatori di fatturato e redditività delle vostre aziende segnano un laconico zero e c'è il (sano) rischio di essere colti da una piccola dose di panico.

Tutto è da rifare, anche se i programmi per il nuovo anno sono teoricamente iniziati già da qualche mese: il business plan è stato impostato fin da settembre e rivisto un numero imprecisato di volte, ma la strada perchè il nuovo anno sia promettente è decisamente lunga e non priva di insidie.

Ci sono azioni pubblicitarie da inventare, eventi da creare e ancora una volta bisogna cercare di essere un passo avanti al mercato per essere pronti ad attaccarlo anziché subirne gli imprevedibili isterismi.

Bisogna vendere di più e meglio, ma per farlo occorre stimolare gli ingressi nei nostri uffici e capitalizzare al meglio le opportunità di vendita.

Bisogna essere più imprenditori e meno agenti, più venditori e meno banconisti.

Bisogna restituire alle persone il piacere di entrare ed acquistare in agenzia di viaggi.

Una bella sfida che personalmente ho tutta l'intenzione di vincere, sia per il piacere di crescere che per il gusto personale di dimostrare che questo bellissimo mestiere è tutt'altro che bollito.

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