La crisi è finita

Penso che ognuno di noi percepisca questo malessere generale che aleggia sopra le nostre teste. Il pessimismo derivante da tutta una serie di fattori socio-politici ha una forte azione deprimente su tutti noi, ma proprio nel periodo focale dell'anno, quello in cui dobbiamo raccogliere tutte le nostre energie fisiche e mentali per dare il meglio di noi stessi, non possiamo permetterci nè distrazioni, nè tantomeno tensioni di nessun genere.

Tutti noi desidereremmo svegliarci la mattina e sentire una bella notizia per iniziare al meglio la giornata. Allora, cari colleghi agenti di viaggio e cari amici del settore turistico, mi permetto di provare a sollevarvi il morale, immaginando di essermi svegliato questa mattina, aver acquistato il giornale e aver letto in prima pagina a caratteri cubitali la frase magica: "La crisi è finita".

Le azioni del primo governo di questa terza repubblica hanno prodotto nei mesi passati i risultati sperati. I tentativi infruttuosi degli anni scorsi avevano rallentato pericolosamente i consumi per far fronte alla voragine della spesa pubblica, ma adesso finalmente possiamo dire di esserne usciti.
In particolare il giovane ministro del Turismo è riuscito a invertire la fuga dalle agenzie di viaggi provocata nel 2012 dalle cervellotiche invenzioni del governo Monti, invertendo completamente la tendenza. L'idea di rendere le spese di intermediazione delle agenzie detraibili dalle tasse, ha reso in un solo colpo più trasparente l'operato di quest'ultime e ha fatto in modo di salvare migliaia di attività e creare nuovi posti di lavoro, per far fronte al ritorno in massa dei clienti.

Anche il tour operating beneficierà da subito di questa azione, ma lo spunto economico più grande arriverà finalmente dallo sviluppo degli aeroporti, delle infrastrutture e dei villaggi turistici delle regioni meridionali: la rivoluzione consegnerà nelle mani dei tour operator più solidi e con i management più giovani, interi tratti di costa dove grazie all'impegno del governo verranno realizzate nuove fantastiche strutture, in grado di attrarre finalmente tutti quei turisti provenienti dalle regioni del nord Italia e da tutta Europa che fino a oggi hanno scelto altre destinazioni; troveranno modernissimi aeroporti in grado di accoglierli, piacevoli strade su cui viaggiare e strutture turistiche da sogno che finalmente valorizzeranno lo splendido mare di Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Un impulso incredibile che permetterà anche a queste regioni di sostentarsi sfruttando il loro prezioso patrimonio, creando migliaia di posti di lavoro per i giovani e un indotto economico enorme per i nostri tour operator, per le agenzie di viaggi e per tutti gli operatori che dovranno garantire i servizi a terra ai turisti in arrivo.

Insomma, la crisi è finita e finalmente anche il settore turistico muove i primi passi fuori dal tunnel: non resta che rimboccarsi le maniche!


Lo so... ci sarebbero 1.400 obiezioni: qualcuno mi dirà che il Sud non si può sviluppare per ovvi motivi, altri mi diranno che è più facile svuotare Montecitorio che svecchiare i management dei tour operator e altri (tra i quali mi metto anch'io) leggendo queste righe avranno canticchiato la canzone di Roberto Vecchioni "Sogna Ragazzo Sogna".

Consentitemi di farlo finchè è gratis perchè non è detto che in futuro non ci tassino anche i sogni!

Auguro a tutti voi un'estate ricca di soddisfazioni.

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