Come aprire un'agenzia di viaggi

Due settimane fa avevo esordito con 'L'agente di viaggi è defunto' per proseguire sette gioni fa con 'Aprire un'agenzia di viaggi nel 2013' e la promessa di chiudere oggi, a favore di chi non si fosse ancora scoraggiato, con alcuni suggerimenti su come aprire un'agenzia di viaggi.

Se non avete letto i pezzi citati vi prego di farlo perché, in caso contrario, correte il rischio di vivere il blog di oggi come un invito ad aprire la vostra agenzia nei prossimi cinque giorni, mentre l'argomento è talmente complesso da aver richiesto una suddivisione in piu' settimane.

Se avete navigato in rete o già incontrato persone che di mestiere "aprono agenzie" vi sarete accorti che si può entrare in questo businnes con una certa facilità e tutto sommato economicità.

Consiglio di valutare molto bene le proposte dei vari network, perché essi metteranno l'accento sui punti forti del loro contratto, mentre se ne guarderanno bene da mostrarvi quelli deboli.

Parlo direttamente di network perché se state pensando di aprire un'agenzia 'stand alone' sarete spacciati in partenza (scusate la brutalità). Io, dopo attente valutazioni, ho scelto l'associazione in partecipazione: detestata e incompresa dalle agenzie di più vecchia gestione e 'antica mentalità', ritengo sia il modello che nel 2013 definirei necessario per ridurre sensibilmente i costi di avvio e gestione. Occhio però alle fee richieste sul vostro fatturato: è opportuno che esse non divorino i vostri utili, ma siano il congruo compenso all'associante per tutti i servizi commerciali, amministrativi e contabili che egli mettera' al vostro servizio.

È in assoluto consigliabile evitare soci, dipendenti e qualsiasi altro tipo di compartecipazione, fintanto che gli utili non siano sufficienti a confutare la presenza di una nuova figura.

Ubicazione... Non date per scontato che aprire in centro a una città sia la scelta giusta: gli affitti molto alti non sempre si rispecchiano nell'effettivo fatturato e la difficoltà di parcheggio è spesso un acerrimo nemico dei punti vendita 'centrali'. Consiglio location di passaggio, con buona visibilità e facilità di fermata.

Non elargite risorse troppo elevate per pubblicizzare la vostra apertura: preferite azioni mirate, meno costose e di maggior impatto rispetto, per esempio, a uno sterile volantinaggio. Sfruttate il periodo pre-apertura per farvi conoscere sul territorio e non fate affidamento sui viaggi di amici, parenti e conoscenti che saranno sempre e comunque i vostri peggiori clienti.

Allestite il vostro punto vendita cercando di personalizzarlo rendendolo accogliente e avendo cura di garantire un pizzico di privacy alle persone si siederanno a parlarvi delle proprie vacanze, dei propri gusti e dei propri soldi.

Capitolo concorrenza... Cercate di non vedere internet come un nemico, ma sfruttate la rete rendendola vostra alleata. È inoltre buona norma stabilire un rapporto di amicizia con le agenzie limitrofe che accetteranno di vivere serenamente il rapporto di vicinanza con voi: piuttosto che fare inutili calcoli sulle fette di mercato che potreste soffiarvi vicendevolmente, un rapporto franco e solidale può aprire interessanti sinergie.

Mi sono dilungato moltissimo e l'amico Roberto Gentile (leggetelo sul suo interessante blog Whatsup) mi tirerà nuovamente le orecchie.

L'argomento, più che un blog, merita un saggio di 400 pagine e spero che gli interessati possano comunque prendere da queste righe ciò che ritengono utile e interessante, senza dimenticare il principio dal quale ero partito due settimane fa: aprire un'agenzia non è cosa banale!

Io l'ho fatto e vi auguro di rubarmi idee, fortuna e gratificazioni. Io stesso ho persone da ringraziare per la mia felicità e le belle soddisfazioni di questo fantastico mestiere: il mio mentore (!!!) Marco che nei miei momenti controversi (pochi per fortuna) mi trasforma in ultras e mi porta ovunque giochi la Juve. Grazie che ci hai creduto e hai sempre spinto per me!

E il mio amore Jenny, che quando le ho detto che sarei voluto tornate nel turismo per aprire un'agenzia di viaggi, anziché rispondermi se non fossi diventato deficiente mi ha semplicemente sorriso dicendomi: "Cosa stai aspettando?"

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