Il monopolio del perizoma

Quante belle piazze ci sono nel nostro Paese: ci sono quelle così famose da essere ammirate in tutto il mondo come la "mia" piazza San Marco e altre meno conosciute, ma meritevoli di una visita come per esempio la bellissima piazza Ducale di Vigevano, in provincia di Pavia.

Un tempo ogni piazza e i suoi negozi erano il simbolo della città stessa: ci trovavi il caffè più rinomato, la bottega della signora Gina e spesso e volentieri anche l'agenzia di viaggi.

Dove sono finiti questi negozi? Oggi puoi girare cento piazze delle principali città e, attraverso le vetrine dei loro negozi, non distinguerle: troverete immancabilmente i soliti 10/15 grandi marchi che negli anni si sono impossessati dei centri storici, togliendo un pizzico della loro anima e della loro tradizione.

Così facendo ci hanno potuto convincere che una mutanda da uomo possa avere disegni ridicoli e costare 12 euro, mentre nel negozio accanto riusciranno a propinarci 5 paia di calze da uomo a 20 euro come fosse un'oppotunità irrinunciabile da cogliere al volo.

Immagino che a questo punto vi stiate domandando se non stiate leggendo un blog sui completi intimi degli agenti di viaggi... sarebbe senza dubbio interessantissimo, ma non è così.

Oggi volevo solo raccontare di quanto sia brutto non trovare più nelle piazze delle nostre città le belle agenzie di viaggi di un tempo, con un sacco di postazioni e decine di persone operose a prendersi cura dei clienti in paziente attesa.

Quanto bello sarebbe riprendersi quel bel negozio vista Madunina e farci non una, ma due agenzie: "Viaggissimi" e "Viaggiedonia" differenziandole e specializzandole per target?

Lo so, è impossibile perchè ormai il fatturato e l'utile delle agenzie non è più in grado di suffragare gli elevatissimi affitti delle zone più centrali: "Viaggissimi" dovrebbe prendere il posto del negozio di mutande che con poche paia di boxer guadagna quanto un'agenzia che vende un pacchetto di viaggio di medio valore; e "Viaggiedonia" dovrebbe rilevare il negozio di calze, ma per chiedere 20 euro di fee a un cliente dovrà provare a convincerlo che il proprio lavoro valga almeno come 5 paia di tubolari in cotone. Praticamente un'impresa titanica.

La smetterò quindi di sognare a occhi aperti le mie agenzie "vista madunina" ed entrerò pure io a comprare un paio di boxer, ma non quelli in vetrina, che con il colosseo stampato sul davanti e la scritta "daje!" sul sedere sono a dir poco "oribbbili"!

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