Viva le spese di agenzia

È ormai trascorso qualche mese dal mio pezzo sui preventivi a pagamento in agenzia di viaggi al quale seguì un acceso dibattito.

Oggi parto da qui per farvi una domanda: a cosa serve sognare di farsi pagare il tempo del preventivo se nella realtà molti non applicano neppure le spese di agenzia sulle prenotazioni?
Non è un controsenso?
Parliamo di margini insufficienti e ci lamentiamo che la nostra professionalità non venga riconosciuta, ma anche quando potremmo applicare delle sacrosante 'spese apertura pratica' andiamo in ansia da prestazione temendo di perdere il cliente!

Come dissi senza troppi giri di parole che il preventivo a pagamento sarebbe deleterio, oggi, al contrario, mi appello a tutti per non cancellare una voce di addebito determinante per i conti economici delle nostre agenzie.

Capisco che spesso ci sia paura (probabilmente terrore) di perdere la vendita, ma non dobbiamo affrontarla prescindendo da un baluardo fondamentale della nostra redditività!
Venti/trenta euro sono una cifra equa per la nostra precisa consulenza in un ambiente curato e pulito, riscaldato in inverno e piacevolmente climatizzato in estate.

Per aver stampato e spiegato il contratto. Per aver preparato, illustrato e imbustato i documenti di viaggio. E per tutto il lavoro che la gente ignora esserci dietro ogni singola pratica dalla prenotazione alla partenza.

Se a fronte di tutto questo siamo comunque pronti a rinunciare alle nostre competenze di agenzia allora, lo dico senza mezzi termini, siamo una categoria senza speranza.

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