Ansia da prestazione

Chi soffre di ansia da prestazione? No, non mi riferisco a un adolescente alle prese con le prime esperienze, ma a gente a volte navigatissima che al momento di affondare il colpo fa invece cilecca.

Già, perché vendere viaggi ultimamente mette ansia, mentre la gente che entra nei nostri uffici dovrebbe trovare persone serene e sorridenti.
Purtroppo in molti casi la necessità di dover capitalizzare nei prossimi due mesi buona parte del fatturato annuo crea un certo disagio (ansia, appunto) mettendoci ancor più nelle condizioni di commettere errori e di lasciare trasparire la nostra tensione al cliente.

Per chi come me vendeva aspirapolveri a 18 anni, viaggi a 20, automobili nei successivi dieci anni (per poi tornare al mondo del turismo in età più matura) il gioco può sembrare facile, ma mi rendo conto di quanto, al contrario, sia difficile dover fare risultato a tutti i costi.

Proprio nei prossimi due mesi la tenuta psicologica sarà fondamentale, perchè saremo chiamati allo sforzo decisivo che determinerà buona parte del nostro successo (o insuccesso) e proprio quando le energie saranno ormai al lumicino arriveranno i giorni più duri, quelli dei disperati di ferragosto.

Ma non è ancora tempo di parlare di loro; dei disperati di ferragosto parleremo a tempo debito. Adesso bisogna rimboccarsi le maniche e raccogliere quante più energie possibile per sorridere all'estate che finalmente pare essere arrivata e vendere, vendere, vendere....

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana