Che belle agenzie che si vedono in giro

Un paio di settimane fa, dal suo blog 'Whatsup', Roberto Gentile non lesinava critiche nei confronti di quelle agenzie i cui locali sono stati abbandonati a loro stessi diventando nel tempo desolanti o peggio ancora imbarazzanti.

In effetti, dal suo racconto, alcune agenzie, più che il luogo dove hanno inizio le vacanze dei clienti, potevano sembrare le anticamere della casa di Gomez e Morticia Addams...

Da subito si è attivato un tam-tam di commenti e qualcuno ha voluto mostrare le immagini dei propri uffici: per la precisione Giulia, Marco, Kangoroo e Kapital hanno esposto con orgoglio la propria immagine di bella agenzia ricevendo numerosi complimenti. Quattro su novemila? Niente male come media!

Un certo Giordano ha poi espresso il suo insindacabile giudizio, definendo le agenzie come moribonde e i clienti che a esse si appoggiano come dei poveri imbecilli incapaci di viaggiare, mostrando senza dubbio il proprio talento di viaggiatore esperto, soprattutto nel farsi mandare... a quel paese.

Gianni Cassano, che al contrario di Giordano non commenta mai a caso i nostri blog, ha espresso nel suo racconto il concetto perfetto che mi permetto di condividere e riassumere: le agenzie di viaggi sono luoghi dove si sogna e non c'è dubbio che un ambiente desolante non possa conciliarsi con questa esigenza. Non fa una piega.

In realtà, nessuna attività commerciale può permettersi il lusso di non rinnovarsi, a prescindere da come vadano gli affari perché, così facendo, le cose finiranno per andare solo peggio.
Per questo fanno bene Giulia, Marco, Kangoroo e Kapital a essere orgogliosi della propria immagine, e spero che siate in molti a guardare i vostri uffici con la certezza di aver creato il miglior ambiente possibile per i sogni dei vostri clienti.

Oggi, però, quattro moschettieri su novemila operatori sono un numero esiguo per controbattere la desolante analisi di Roberto Gentile e potergli dire "che belle agenzie che si vedono in giro".

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