Promotori vs agenti

Potremmo iniziare come di norma si comincia una barzelletta: che differenza c'è tra un agente di viaggi e un promotore?

Probabilmente le risposte potrebbero essere molteplici e qualcuna potrebbe anche essere divertente, ma ritengo che il rapporto tra queste due figure sia talmente controverso da meritare un'analisi.

Probabilmente la più grossa differenza è l'obiettivo: quanti agenti di viaggi hanno un target mensile/trimestrale/semestrale/annuale da raggiungere e da monitorare tutti i giorni? Pochi purtroppo... ed è una mancanza enorme che non esiste in nessuna attività commerciale al mondo.

Immaginate ora i promotori, che al contrario sono sommersi da una mole di numeri quotidiani da analizzare e motivare a chi, nella piramide del tour operator, chiede loro conto di cosa accada nelle agenzie di viaggi.
A pensare che spesso sono proprio queste ultime a non avere il polso dell'andamento del proprio lavoro, viene da chiedersi come facciano a conservare la passione di entrare nei nostri uffici, ascoltare le nostre difficoltà, raccontare le loro novità e provare a mostrarci dei numeri che nella maggior parte dei casi non vogliamo vedere.

Al contrario, la figura del promotore avrebbe bisogno di una scossa di credibilità attraverso una maggiore autonomia d'azione.
Su questo punto i tour operator sono letteralmente terrorizzati, temendo l'anarchia commerciale. Mi rendo conto che non calibrando a dovere il meccanismo, il rischio sussista realmente, ma l'accentramento di ogni singola decisione su una/due figure all'interno del t.o. porta loro un enorme carico di lavoro che nella maggior parte dei casi non consente di determinare a dovere le singole casistiche.

A mio parere serve dunque la reinterpretazione di una figura che ha un forte potenziale di crescita, con una connotazione più centrale e responsabile in un nuovo meccanismo tutto da calibrare, ma dal quale tutte le parti possono trarre un forte beneficio.

Più in generale serve una maturazione sia della figura dell'agente di viaggi, sia di quella del promotore per creare un meccanismo di fiducia reciproca all'interno della filiera dell'intermediazione turistica. Questo cambiamento potrebbe innescare un processo di comunicazione finalmente rapido e efficiente dal quale tutte le parti in causa potrebbero trarre importanti benefici.

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