Il momento di cambiare le mutande

Banalizziamo: se un'azienda fosse come un paio di mutande, aspettereste che queste fossero sudicie per cambiarle?

Un buon manager dovrebbe, di norma, cambiare le mutande tutte le sante mattine perché un'azienda sana, per mantenersi tale, non può fermare il proprio cambiamento, la propria evoluzione, neppure per due giorni.

Tuttavia, se osservo la filiera del turimo organizzato, non posso fare a meno di avere alcune riserve nei confronti dei manager che ne muovono le fila.

Il format del villaggio, per esempio, rimanda certamente un buon numero di clienti soddisfatti, ma non sarebbe opportuno cercare di apportare qualche innovazione prima che dopo quattro/cinque esperienze un cliente ne abbia le tasche piene di beach volley, gioco aperitivo e bambini portati a spasso dal miniclub con le faccine dipinte?

Ci rendiamo conto che ormai i clienti (soprattutto i più esperti) dove possibile bypassano automaticamente le escursioni proposte nei resort a prezzi fuori mercato e che il problema principale non è tanto il calo delle vendite in loco, ma la perdita di fiducia verso un modo di agire che deturpa l'immagine del sistema?

E vogliamo parlare delle catene charter, che soprattutto in presenza dei nuovi collegamenti di linea verso le destinazioni turistiche, mostrano ancor più impietosamente di essere tragicamente superate?

Ammettiamo di essere ridicoli, in una fase di stabilità come questa, a presentare cataloghi che freschi di stampa necessitino a volte di corpose variazioni carburante?

Eccetera, eccetera, eccetera... ci sarebbe da scrivere un libro!

Vogliamo mettere fine a quel segno meno che ogni anno colpisce il settore del turismo intermediato? Ebbene per fare ciò non servono manager bravissimi a fare tagli, ma dirigenti con le palle quadrate che prendano coscenza dei motivi che allontanano la gente dal tour operating e che siano in grado di mettere un tappo alle falle della filiera.

Non c'è dubbio che con la crisi del credito sia diventato molto più difficile fare business, soprattutto per chi non ha mai lavorato per fare utili, ma esclusivamente per muovere denaro in virtù di un sistema (marcio) che prevedeva che quanti più soldi si muovevano (a prescindere dal costrutto) tanto più credito si otteneva.

Ed ecco perché oggi sono in molti ad aver improvvisamente smarrito la propria (presunta) brillantezza: d'altra parte ora bisogna dimostrare, almeno un po', di saper fare impresa e, guarda caso, tutto ciò che si è in grado di fare è tagliare, alzare bandiera bianca in segno di resa.

Si vede che questo è un paese fatto cosí: servono grandi uomini di stato per immettere nuove tasse e occorrono grandi manager per tagliare... Brutta roba vivere in un paese in cui stato e aziende sono come mutande sporche...

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana