Enit e la lunga attesa di Evelina

Dicono che la strada sia ancora lunga.

Dopo la pausa estiva, ci si aspettava che la lunga attesa della nuova Enit sarebbe arrivata ad un punto fermo. Ci si aspettava che il nuovo cda, i cui nomi sono ufficiali dall’inizio di luglio, prendesse in mano le redini della promozione italiana. Ci si aspettava, insomma, che fosse ‘la volta buona’.

E invece no.

L’Enit continua a rimanere bloccato e il turismo aspetta (ma ormai quasi più non spera) la svolta di Evelina Christillin. Perché dalle mani della nuova presidente, e del nuovo cda, dovrebbe passare quel rinnovamento dell’Agenzia di promozione turistica che tutti stanno aspettando.

Dicono che sono i tempi della burocrazia. Dicono che il commissario stia aspettando di passare tutto nella mani del cda e che aspetti solo la firma del Presidente della Repubblica sul decreto di nomina.

Ma dicono anche (le solite voci ben informate) che non sia tutto così semplice.

Perché pare che i membri del nuovo cda non abbiano nessuna intenzione di insediarsi se prima l’Enit non risolve i troppi guai amministrativi che si trascina dietro. Ultima tegola, il ricorso al Tar dei dipendenti, che hanno impugnato lo statuto: una bega che rischia di trascinarsi per mesi.

Dicono che uscire dallo stallo non sarà facile.

Ed è un peccato, proprio in un anno in cui l’Italia aveva risollevato la testa e in cui l’estate ha dato segnali positivi. Segnali che sarebbe da trasformare in investimenti sui mercati esteri, in campagne promozionali, in ricerca di nuovi e forti mercati.

Ma Enit non c’è. Il turismo aspetta e, siamo certi, anche Evelina comincia ad nutrire un po’ di impazienza.

twitter@cperoglio

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