Wi-fi pubblico e privacy: ecco come tutelare i dati sensibili

Benché sensibili alla privacy dei propri dati digitali, gli italiani usano con grande disinvoltura le connessioni wi-fi pubbliche, ignorando o sottovalutando il fatto che non garantiscono sicurezza perché utilizzano reti non protette.

Le abitudini di navigazione degli italiani su reti pubbliche sono fotografate dal Wi-Fi Risk Report, la ricerca annuale che Norton by Symantec conduce in 15 Paesi del mondo. Secondo lo studio, la quasi totalità degli italiani (l’89%) quando si serve dei wi-fi pubblici e gratuiti mette concretamente a rischio di hackeraggio i propri dati sensibili utilizzando gli hotspot per accedere al conto corrente, all’account di posta o a servizi che richiedono l’utilizzo di una password, e condividendo contenuti che non vorrebbero fossero resi pubblici (chat, foto e simili).

Le connessioni pubbliche, spiega Event Report, sono utilizzate soprattutto durante i viaggi: per il 74% degli italiani la presenza del wi-fi condiziona la scelta dell’hotel, per il 50% della linea aerea, per il 46% dei luoghi di ristorazione.

Per proteggere le proprie informazioni online Norton by Symantec suggerisce alcuni accorgimenti: utilizzare un software per la sicurezza (come le reti private virtuali VPN che crittografano i dati), accedere a siti nella cui URL compare "https" con accanto il simbolo di un piccolo lucchetto e in generale evitare di inserire dati personali. Molti dispositivi ricercano automaticamente le connessioni ad altri dispositivi sulla stessa rete, rendendo i file vulnerabili: assicurarsi quindi di disattivare l’opzione di condivisione del proprio dispositivo.

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