La fattoria degli animali (volanti)

Sono almeno due milioni, ma probabilmente anche di più. E potenzialmente in grande crescita. Insomma, un piccolo business da curare. Non le cifre iperboliche di tutto il sistema aeroportuale americano, ma pur sempre una nicchia da curare. Anzi, di cui prendersi cura, in maniera molto speciale. E specializzata.

Ci ha pensato un colosso, il classico gigante che ha deciso di prendersi cura del topolino. Nessuna beneficenza, sia chiaro, ma un business dedicato con cui farsi anche una buona dose di pubblicità.

Si chiamerà 'The Ark', un nome più che chiaro per capire a che tipo di clienti si rivolgerà, e sarà un terminal interamente dedicato al trasporto aereo degli animali. Un'area vasta 160mila metri quadrati all'interno dell'aeroporto Jfk di New York con tanto di spazi aperti e verde (ovviamente), che si trasformerà nel centro di smistamento di ogni tipo di animale in giro per il mondo. Non ci sono infatti solamente cani e gatti tra i clienti delle compagnie aeree, che anzi spesso sono impreparate di fronte a questa clientela particolare, ma cavalli in partenza per le gare, rettili, animali selvatici, esseri di dimensioni 'eccezionali' che devono avere cure particolari e personale specializzato.

The Ark, primo esempio mondiale, si propone di fare tutto questo mettendo a disposizione una clinica veterinaria sempre aperta, aree dedicate per i cani, allevamenti ecc. Uno zoo in grande stile, che darà inoltre lavoro a quasi 200 persone.

Sul funzionamento del business c'è da scommettere. Si attende ora la nascita di una compagnia aerea votata alla causa. Mai dire mai.

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