La scure delle sentenze: duro colpo per il turismo

Tour operator, compagnie di crociere, vettori aerei e agenzie di viaggi. Quest’estate ce n’è per tutti.

Le sentenze dei giudici di pace in questo 2014 stanno colpendo un po' tutti i settori del turismo con decisioni su cause legali pendenti, in particolare in tema di rimborsi, che danno ragione in sostanza sempre ai clienti. Numerosi i casi che si sono registrati nelle ultime settimane, messi in evidenza dalle associazioni dei consumatori.

Gli ultimi due sono arrivati proprio ieri e hanno colpito da una parte una compagnia di crociera e dall'altra il vettore low cost per eccellenza, Ryanair. Nel primo caso la compagnia è stata condannata a risarcire i clienti vittime di uno smarrimento bagagli in fase di trasferimento in aereo. Non responsabilità diretta, quindi, ma oggettiva in quanto organizzatrice del pacchetto. Nel secondo fatto una delle più classiche richieste di rimborsi: volo annullato per sciopero, partenza ritardata per la vacanza. Niente da fare anche in questo caso, colpa della compagnia e 3mila euro di risarcimento. Colpa oggettiva anche in caso di overbooking, come stabilito da un giudice in Sicilia, Catania per la precisione, e risarcimento per due passeggeri.

La causa che però ha fatto più scalpore e che rischia di creare un precedente duro da digerire per i tour operator è arrivata quest'estate da Bergamo e ha toccato una materia ostica, per la quale le associazioni di settore si stanno battendo per ottenere regole chiare e certe sia per gli attori del settore, sia per i clienti: lo sconsiglio della Farnesina. Il caso riguarda il Mar Rosso e le mancate partenze del 2013 dopo la decisione del Ministero degli Esteri di vietare i viaggi in Egitto in alta stagione. Morale: il giudice ha stabilito il risarcimento totale da parte del tour operator, senza nessuna trattenuta.

Infine, se un agente di viaggi scappa con i soldi del cliente? in Veneto si è stabilito che paga anche la Regione per omesso controllo.

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