Adv e commissioniCosta Crociere esce allo scoperto

"Abbiamo notato questo ritorno nelle agenzie di viaggi da parte del mercato: ma per noi non si tratta di un ritorno, siamo sempre stati fedeli al settore".

Norbert Stiekema (nella foto), executive vice president corporate sale and marketing di Costa Crociere, in occasione della conferenza stampa di presentazione della nuova campagna pubblicitaria di Costa, ha più volte confermato l'importanza dell'Italia negli scenari futuri dell'azienda e ha rinnovato la fiducia nei confronti del trade.

Il 2014 sta per andare in soffitta. Come lo giudicate?
"Il 2014 è stato un anno di crescita, di ripresa. Abbiamo registrato un segno positivo in tutti i mercati principali come Germania, Francia, Spagna. Tra questi ovviamente svetta l'Italia che è il nostro Paese e che è stata scelta per essere la nazione di lancio della nostra nuova campagna pubblicitaria internazionale. Anche il messaggio punta tutto sul Belpaese: abbiamo deciso di giocare proprio sulla riscoperta dei valori e delle eccellenze italiane".

E le previsioni sul 2015?
"Sul 2015 siamo fiduciosi, sarà un anno dove confermeremo la nostra crescita. Abbiamo 1 milione di passeggeri che viaggiano con Costa e che amano il nostro prodotto: nel 2015 rafforzeremo anche la nostra presenza in Cina, mercato fondamentale per lo sviluppo internazionale del brand".

Crescita che si sta traducendo anche in un aumento dei prezzi?
"Sì. C'è stato un leggero aumento e questo è un buon segnale per tutto il comparto, non solo per noi. La cosa più importante per la nostra compagnia è creare la domanda. Poi mettiamo in campo diverse strategie per inseguire questo risultato di aumento dei prezzi: in primis dobbiamo cercare di far prenotare con anticipo, così da non andare sottodata con prezzi troppo ridotti. Poi dobbiamo spiegare il valore del prodotto e puntare su quello. Queste sono azioni che strasmettiamo anche al trade, perché anche per loro è importante che i prezzi tornino a crescere".

Torna il tema delle commissioni alle agenzie di viaggi.
"Il 2014 è stato un anno di cambio di rotta in cui abbiamo modificato il nostro modo di incentivare gli agenti e i venditori, non solo per numero di ospiti ma puntando al valore del prodotto e al concetto di affiliazione. E poi abbiamo alzato le commissioni là dove c'è bisogno di una spinta al mercato".

Che differenze vede tra le agenzie italiane e quelle europee?
"Nessuna, nel senso che le differenze ci sono tra agenzie e agenzia e non a livello generale. Certo, in Italia il settore ha sofferto molto negli ultimi anni. Noi cerchiamo di agevolare al massimo il loro lavoro perché conosciamo bene il valore del venduto del canale agenziale. Le agenzie hanno un ruolo fondamentale".

Circolano voci su una delocalizzazione dell'azienda verso Amburgo. È una fuga dall'Italia?
"La nostra azienda è nata in Italia ed è fatta da 20mila persone. È però un'azienda internazionale, per questo dobbiamo sempre guardare a come organizzare al meglio il nostro lavoro. In Italia negli ultimi anni abbiamo fatto assunzioni importanti, e questo deve bastare per capire l'importanza che il Belpaese ha per Costa, anche a livello lavorativo".

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