Tunisia dopo la tragediaNiente penali per i clienti

Partono le prime reazioni degli operatori al nuovo, terribile attacco terroristico che ha colpito il cuore turistico della Tunisia. L’interesse prioritario, ribadiscono tutti, è quello della sicurezza delle persone; per questo, spiega Fto, ai clienti che ora si trovano nel Paese si raccomanda di contattare il proprio fornitore per concordare qualsiasi azione.

A coloro che, invece, fossero in procinto di partire, la Federazione assicura la possibilità di “procrastinare la partenza senza alcuna penale”, e questo nonostante il fatto che non ci siano sconsigli al viaggio da parte della Farnesina.

L’unità di crisi del Ministero degli Affari Esteri si limita, infatti, a raccomandare ai connazionali di esercitare la massima prudenza e attenersi alle indicazioni delle autorità locali. "In caso di urgente necessità - aggiunge la nota del sito Viaggiare Sicuri - si può contattare Ambasciata d’Italia a Tunisi allo 0021698301496 o la Sala Operativa dell’Unità di Crisi allo 06 36225".

Ed è proprio tramite l’unità di crisi del Ministero che gli operatori del turismo associati a Fto si sono già mossi per fornire supporto locale ai propri clienti, oltre naturalmente ad assicurare assistenza diretta alle persone che si trovano nelle zone turistiche del Paese.

Zone che, immediatamente dopo l’attentato, sono state presidiate dai militari, come riporta la stessa Farnesina, specificando che le Autorità di sicurezza tunisine hanno innalzato il livello di allerta terrorismo in tutto il Paese. Un forte dispiegamento di forze dell’ordine è poi presente sulle principali arterie stradali del Paese, nelle principali aree urbane e anche nella capitale.

E nelle parole di Fortunato Giovannoni, ex presidente Fiavet, c’è tutta la preoccupazione del mondo del turismo "anche perché - dice - quest'ennesimo attentato avviene proprio all'inizio della stagione turistica più praticata dagli italiani". "Dopo l'attentato al Bardo - continua - si pensava che il governo avesse la situazione sotto controllo e la stessa Msc Crociere aveva annunciato il ripristino dello scalo a Tunisi. Ma evidentemente la situazione non era tranquilla".

"C’è grande rammarico per quello che è accaduto - aggiunge il presidente del Gruppo Uvet e presidente Federviaggio, Luca Patané -. Ma, adesso, sono i tunisini che devono mettersi a posto e devono dare una sicurezza ai turisti che visitano il Paese. Da una parte non vanno lasciati soli, ma dall'altra non possiamo permetterci di offrire una destinazione che non è sicura".

Il manager ipotizza anche un possibile ‘effetto contagio’ per le altre destinazioni dell'area nordafricana: "Se devo essere sincero ci potrebbe essere una ricaduta per tutta l'area. Nel biennio 2013-2014 la Tunisia aveva fatto segnare risultati buoni, mentre nel 2012 erano negativi come, non a caso, in Egitto. Però faccio fatica a vedere un'agenzia che non venda proprio l'Egitto. Ha troppo appeal".

Patané conclude svelando un retroscena: "Avevamo siglato un accordo per aprire un resort nell'area ma abbiamo rinviato l'inaugurazione. Sinceramente non sappiamo dire oggi quando riapriremo".

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana