Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una mappa a ostacoli. Questo è il panorama del turismo mondiale, sul finire di quest’estate. Una cartina che sarà la base per gli investimenti delle prossime stagioni.
Archiviati i mesi di picco del 2015, ora è il momento di tornare a progettare idee, itinerari, soluzioni, offerte in grado di smuovere un mercato non semplice da sollecitare.
Ma qualcosa è cambiato.
lastampa.it ha pubblicato nei giorni scorsi un’eloquente cartina che mette a confronto le mete a rischio del 2007 con quelle del 2015. Il confronto è impari: il mappamondo di oggi è costellato da zone da tenere d’occhio. E, quello che è peggio, è in continua evoluzione.
Inutile, ora come ora, mettersi a scrutare nella sfera di cristallo per cercare di capire come si modificherà la situazione. Un dato, però, è sicuro per tutti: una mappa così mutevole ha cambiato radicalmente il modo di lavorare di tour operator e agenzie di viaggi.
Essere ‘sul pezzo’, come si dice in gergo, essere in grado di cambiare programmi e destinazioni, tenere sott’occhio la situazione dei trasporti aerei: tutto questo ormai non è più un semplice vantaggio, è indispensabile per restare sul mercato.
L’assistenza ai clienti è imprescindibile, così come la capacità di rispondere velocemente alle richieste di un mercato che cambia idea di continuo.
L’estate volge al termine, ora è il momento di guardare avanti. Ma non in una sola direzione.