La via italiana di Ncl: "Non siamo qui per fare concorrenza a Costa e Msc"

“Abbiamo cambiato pelle perché lo impone il mercato”.

Francesco Paradisi, senior manager business development di Norwegian Cruise Line in Italia, ha le idee chiare quando racconta il nuovo corso della compagnia di navigazione: basta con l'intermediazione di un Psa, via al contatto diretto con agenzie e t.o. “Non siamo qui per fare concorrenza a Costa o Msc” aggiunge il managing director per l'Europa, Christian Boll. “Costiamo di più e lo sappiamo, ma siamo anche certi di offrire un'esperienza davvero unica e internazionale”.

“Oggi sono cambiati i clienti - prosegue Paradisi -: più esigenti, informati, desiderano un'offerta ampia, ma non dozzinale, sempre più allergici al catalogo standard. Ecco perché dobbiamo scegliere, guardandoli in faccia, i partner più dinamici disposti a seguirci sulla nostra strada”.

Ncl, dal canto suo, ci mette un prodotto ancora più di qualità, con qualche pezzo forte per la prossima stagione. Si passa da 3 a 5 navi nel Mediterraneo. Arrivano l'enorme Getaway sul Baltico e la moderna Jade a Venezia. Sul lungo raggio, nuove crociere da Dubai, Singapore, Hong Kong, ritorna persino l'Australia e parte un nuovo tragitto Buenos Aires-Valparaiso in Sudamerica. Poi, tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018, sarà pronta la nuova isola privata nel Belize (Harvest Caye), “una vera perla, perché ospiterà veri e propri resort, non sarà soltanto uno scalo al servizio delle crociere” aggiunge Paradisi.

“Per vendere tutto questo stiamo selezionando i partner migliori, ognuno funzionale a suo modo per comporre una rete ottimale. Per ora siamo a 15, ma saliranno” ammette il responsabile italiano del brand.

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